La notizia è destinata a far parlare di se’: fregarsi del tritolo sott’acqua è certamente cosa davvero strana, ma pure pericolosa. Certamente darà innesco a polemiche tra ministeri, autorità, scontri politici, forse. Ecco i fatti. Trecento chilogrammi di tritolo, in pani, della seconda guerra mondiale contenuti in un siluro trovato a 80 metri dalla riva della cittadina di Grado, durante lavori di una draga, sono misteriosamente scomparsi. Indagini sono in corso da parte della Procura della Repubblica, della Prefettura, Questura e carabiieri. I responsabili su cui grava il compito di ritrovare il tritolo sono i militari del Nucleo Sdai(Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi) di Ancona (foto Marina Militare), incaricati di far brillare il tritolo. Quando i palombari, usando sonar e apparecchiature specifiche, hanno dato inizio alla fase finale per il recupero hanno dovuto constatare che l’esplosivo non c’era dove era stato temporaneamente lasciato. Oltre all’esplosivo, era stata ritrovata anche la parte posteriore del siluro, 5 metri dei 7,20 originari. Il tritolo in seguito era stato spostato e collocato a 12 metri di profondità.