Sono in corso fino al 9 aprile a Verona i Mondiali Cadetti e Giovani di scherma presso il Cattolica Center, struttura del Gruppo Cattolica Assicurazioni, main sponsor dell’evento insieme a Banco BPM e AGSM. Nove giorni di gare, 18 titoli mondiali, 66 medaglie complessive. Gli atleti appartengono a due categorie: under 17 e under 20. I più giovani sono nati nel 2004, i più “anziani” nel 1998. L’Italia schiera una squadra in grado di puntare alla vittoria del medagliere finale, come da tradizione in uno sport che è quello che ha portato il maggior numero di medaglie olimpiche nella storia dello sport azzurro. I recenti Europei di Sochi si sono chiusi con 20 medaglie complessive, 10 tra i Cadetti e altrettante tra i Giovani, con 8 ori equamente distribuiti tra le due fasce d’età. La manifestazione iridata, patrocinata dalla Regione Veneto, dalla Provincia e dal Comune di Verona, in collaborazione con Federazione Italiana Scherma, International Fencing Federation e Coni, vede il coinvolgimento della città di Verona in una serie di eventi collaterali, con l’obiettivo di promuovere i valori della scherma e dello sport mondiale attraverso i campioni di domani. Si tratta dell’evento internazionale più importante che si svolgerà in Italia in questa stagione. Sulle pedane del Cattolica Center si stanno sfidando 1360 atleti provenienti da 112 nazioni per conquistare una medaglia iridata. Un torneo quindi fondamentale per scoprire quali saranno i talenti protagonisti del futuro della scherma. Tre giorni di spada, tre giorni di sciabola, poi altri tre di fioretto. Prima i Giovani, poi i Cadetti, poi di nuovo i Giovani per la prova a squadre. Per i Cadetti non sono in programma gare a squadre, me le prove individuali avranno una valenza doppia, perché oltre ad assegnare titoli e medaglie varranno anche i posti per i Giochi Olimpici Giovanili che si disputeranno a Buenos Aires dal 6 al 18 ottobre 2018. La novità in assoluto è lo spazio di culto allestito all’interno del Cattolica Center: si prega tutti assieme, l’ebreo con il musulmano, l’induista con il cristiano. Un’iniziativa fortemente voluta dal Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso, e che ha subito trovato terreno fertile fra i membri del Comitato Organizzatore, soprattutto da parte del Presidente Luca Campedelli. Chiaro l’intento di base, ovvero unire sotto il linguaggio universale dello sport culture e confessioni diverse fra loro e spesso purtroppo in conflitto, creando un clima di fratellanza e amicizia fra popoli di cui proprio il mondo sportivo può e deve essere veicolo. (odm)