Il Musme di Padova – nato appena due anni fa con la Fondazione Museo di Storia della Medicina e della Salute di Padova, costituita dalla Provincia di Padova, dall’Università degli Studi di Padova, dal Comune di Padova, dalla Regione Veneto e dall’Azienda Ospedaliera e l’Azienda Unità Locale Socio Sanitaria n. 16 – svela l’8 aprile la presenza di un nuovo ospite all’interno della sua ricca collezione, visitata nel 2016 da oltre 50.000 persone: il cartone preparatorio di parte dell’affresco della Sala della Medicina dell’Università di Padova a Palazzo del Bo, lo “scheletro vivo” di Achille Funi. “Il Musme, osserva il prof. Milanesi, Presidente del Comitato Scientifico del Museo, non ci sarebbe se non ci fosse la straordinaria tradizione della Scuola Medica che ha contribuito a rendere grande l’Universitas Patavina nei secoli, dando un contributo fondamentale alla nascita delle medicina moderna nel Cinquecento, e poi fino alla fine del Settecento, con giganti della anatomia e della clinica quali Vesalio e Morgagni. Senza questa tradizione la stessa scienza galileiana della natura, ed i suoi eccezionali sviluppi, avrebbero forse avuto maggiori difficoltà ad affermarsi ed a svilupparsi in Italia ed in Europa. Di questo percorso il MUSME tocca le tappe più significative, con un avvincente itinerario”.

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