“La prima mondiale portata a compimento con successo da una task force di chirurghi dell’Azienda Ospedaliera di Padova chiude nel migliore dei modi un anno di successi della sanità veneta e costituisce un viatico di progresso scientifico non solo per il 2019, ma per gli anni a venire”. Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha salutato l’eccezionale intervento che, di fatto, ha chiuso il 2018, con il quale 28 professionisti, cardiochirurghi, chirurghi epatobiliari, cardioanestesisti, perfusionisti e infermieri hanno rimosso un tumore renale esteso al cuore in un paziente di 77 anni, utilizzando una nuova tecnica mininvasiva, senza dover aprire il torace, dopo 12 ore d’intervento. “Il nuovo anno – ha aggiunto Zaia – si aprirà con una nuova frontiera varcata e altre, ne sono certo, lo saranno in futuro, perché la caratteristica di questi straordinari professionisti, oltre alle ben note capacità cliniche e chirurgiche, è quella di non arrendersi mai, cercando giorno dopo giorno qualcosa in più del giorno prima per aiutare i malati, più o meno gravi essi siano. Sono il simbolo della parola d’ordine di tutta la sanità veneta: mai fermarsi, aggredire le difficoltà gettando in campo il 101%, non esiste la parola resa, almeno fino a che madre natura non decide di prendere il sopravvento sulle capacità dell’uomo”. Questa l’equipe interdisciplinare che ha realizzato l’intervento: cardiochirurghi: Gino Gerosa, Vincenzo Tarzia, Olimpia Bifulco; urologi: Giovanni Zattoni, Tommaso Prayer Galetti, Mariangela Mancini, Marta Bianco. Chirurghi Epatobiliari: Umberto Cillo e Francesco D’Amico. Hanno fatto parte del team anche cardioanestesisti e perfusionisti. (photo Padovaoggi).

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