Debutto di Innovabiomed, la nuova manifestazione dedicata all’innovazione nel settore biomedicale, alla fiera di Verona. Sono due i nomi d’eccezione della ricerca internazionale ad aprire i lavori del convegno inaugurale “The Health Care (Re)volution”: Mauro Ferrari e Tommaso Ghidini, rispettivamente presidente e ceo del Methodist hospital research institute di Houston, e responsabile della sezione di Tecnologia dei materiali all’Agenzia spaziale europea-ESA. Nanotecnologie applicate alla cura delle patologie, ricadute delle spedizioni spaziali sulla ricerca medica a applicazioni della stampa 3D sono gli argomenti al centro delle due lectio magistralis. A seguire la tavola rotonda con comitato scientifico di Innovabiomed, formato Carlo A. Adami, chirurgo vascolare e ideatore della rassegna, Gino Gerosa, direttore del Centro cardiochirurgico dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Padova e Gianpaolo Tortora, direttore dell’Unità operativa complessa di Oncologia medica dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona; dai rettori delle università di Padova e Verona, Rosario Rizzuto e Nicola Sartor, e da Luca Coletto, assessore alla Sanità della Regione Veneto. Previsti anche i saluti del Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi  del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, del Sindaco di Verona Federico Sboarina e del vice Presidente della Provincia di Verona, Pino Caldana. Innovabiomed, organizzato da Veronafiere e supportato da distrettobiomedicale.it, prevede due giorni (martedì 23 e mercoledì 24 gennaio) di incontro fra aziende e professionisti che presentano soluzioni in grado di fornire risposte a nuove esigenze mediche, migliorando efficienza e competitività dei produttori di dispositivi ed apparecchiature. Il filo conduttore resta sempre l’innovazione, che si tratti di materiali, tecnologie, componenti o servizi. La rassegna, inoltre, essere un’opportunità di aggiornamento professionale per la comunità degli operatori del comparto biomedicale. Il settore dei dispositivi medici in Italia ha un mercato da oltre 11 miliardi di euro, conta circa oltre 3.800 aziende e dà lavoro a 76mila persone, di cui il 7,3% è impiegato nella ricerca. Le imprese dei dispositivi medici sono fortemente orientate all’innovazione investendo in ricerca il 7% del fatturato (fonte dati Assobiomedica).

 

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