San Rocco si onora il 16 agosto,giorno della sua morte e, nonostante la grande popolarità (e’patrono in cento comuni italiani e 30 in Francia) le notizie sulla sua vita sono molto frammentarie. La versione che oggi sembra la più consolidata è che il Santo di Montpellier di famiglia nobile, pia e virtuosa, sia nato fra il 1345 e il 1350 e morto a Voghera fra il 1376 ed il 1379. Il padre, governatore della città, era Giovanni della Croce e la madre Liberia, solo in tarda età diede alla luce il bimbo che avrebbe raggiunto
la Santità, consacrandolo alla Vergine Maria che le aveva fatto la grazia di
avere un figlio. Il secolo fu caratterizzato da una peste che per decenni imperversò in Europa e in Asia. Il giovane Rocco, invece di seguire le orme del padre nella guida di Montpellier, se ne andò pellegrino, arrivando in Italia dove operò prodigi di carità nelle epidemie di quel tempo. Si narrano numerosi fatti straordinari sulla sua vita, che spese per confortare e sanare i poveri e appestati.Protettore anche dei viandanti, è rappresentato con la mano che indica una piaga sulla gamba, accompagnato da un cane che reca in bocca un pane. Fu invocato come Santo già nel 1414 nel Concilio di Costanza e nel 1584 Papa Gregorio XIII sancì il culto esistente. Nel 1400 i resti del corpo di San Rocco furono condotti e custoditi a Venezia nella chiesa che porta il suo nome. Il 16 agosto ci sara’
un pontificale celebrato dal Patriarca Francesco Moraglia. Da ricordare che nel 1478 il Consiglio dei Dieci diede il proprio assenso all’istituzione della Scuola in onore del Santo protettore delle vittime della peste, al quale la città di Venezia si rivolse per chiedere la grazia durante l’epidemia del XV secolo. In campagna il giorno di San Rocco era per tradizione dedicato alle fiere del bestiame, in occasione delle quali si benedivano gli animali ed i contadini acquistavano le sementi per le future piantagioni. La Fiera di San Rocco è un appuntamento che si ripete ancor oggi in varie località del Veneto, ad esempio a Bussolengo e Adria. Ad Asiago prende il nome di Festa
del Prunno, a Motta di Livenza di Sagra dei osei come a Sacile nel pordenonese. Ad Agordo è famosa la Fiera del bestiame, che ha lo scopo di far
conoscere la cultura di un tempo ed i prodotti della terra. (ph arch.) ODM