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“Non possiamo che sottoscrivere con convinzione l’invito lanciato dall’europarlamentare, già’ ministro, Paolo De Castro e dalla presidente dell’associazione Pandolea (Donne dell’olio), Loriana Abruzzetti, in favore dell’olivicoltura di montagna, che al valore economico di un prodotto pregiato abbina un’importante funzione ambientale, contribuendo alla manutenzione ed alla stabilità’ idrogeologica del territorio”. A dirlo è’ Massimo Gargano (nella foto), Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI). L’appello è rivolto alle Regioni, affinché’ prevedano, nell’ambito della programmazione comunitaria 2014-2020, provvedimenti a sostegno dell’irrigazione degli uliveti in quota, la cui produzione’ è fortemente collegata alle disponibilità idriche. “Questa richiesta – conclude Gargano – è in piena sintonia con il nostro impegno a tutela di quel bene inclonabile, che è’ il “made in Italy agroalimentare”: in questo caso, la valorizzazione di un’eccellenza rappresenta anche un importante tassello nella salvaguardia idrogeologica, che inizia proprio dal presidio del territorio. Per questo, insistiamo sulla necessità’ di investire in un grande programma di sistemazione del territorio, di cui il nostro annuale Piano per La Riduzione del Rischio Idrogeologico deve essere parte integrante: la sicurezza dei centri urbani dalle alluvioni nasce dalla costante manutenzione dei territori e delle campagne a monte.”

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