L’Africa con le sue ricchezze minerarie e l’estro creativo dei suoi designer emergenti. È questo il tema dell’inaugurazione della 54/ma edizione di Marmomac, in programma alla fiera di Verona dal 26 a sabato 28 settembre. Si tratta del più importante evento mondiale dedicato a pietra naturale, graniti, tecnologie di lavorazione, mezzi di trasporto e sollevamento, accessori e servizi. Una rassegna sempre più internazionale, come dimostrano i numeri di questa edizione: le aziende espositrici sono oltre 1.650, di cui il 64% estere da 60 Paesi oltre all’Italia, mentre sono attesi operatori specializzati e buyer da 150 nazioni. Una vetrina da oltre 80mila metri quadri di spazio espositivo, distribuiti tra i 12 padiglioni e le aree esterne. All’evento inaugurale tra le varie autorita’il presidente di Confindustria Marmomacchine Marco De Angelis, il direttore delle Relazioni esterne dell’agenzia Ice Giovanni Rodia e il ministro delle Risorse minerarie d’Etiopia Samuel Hurkato e il governatore brasiliano dello Stato di Espirito Santo Renato Casagrande. Nei prossimi giorni, anche altri ministri competenti per il settore dei governi della Croazia, Spagna e Angola.
Dopo gli interventi istituzionali l’architetto franco-marocchino Hicham Lahlou, designer di fama internazionale e membro del Board dell’Organizzazione Mondiale del Design, racconta gli ultimi sviluppi del mondo del design nel continente africano nel suo discorso “African Generation – The power of design”. Marmomac è la piattaforma di promozione di riferimento per il comparto lapideo, un mercato che sfiora i 18 miliardi di euro di interscambio globale, dove l’Italia mantiene saldo il proprio primato di qualità e valore aggiunto, in particolare per i prodotti finiti e le tecnologie di lavorazione.
Le aziende italiane della filiera sono 3.251 per un totale di 33.800 addetti. Il valore della produzione, sulla base dei dati di Confindustria Marmomacchine del 2018, ammonta a 4 miliardi di euro per un export complessivo di 2,9 miliardi (1,8 miliardi di marmo e pietre, per il 78,1% lavorati, e 1,1 miliardi di euro di tecnologie). L’import è pari a 332,5 milioni di euro. Nel primo semestre del 2019 si registra un aumento dell’export del 3% di materiali grezzi lapidei (per un totale di 212,1 milioni di euro) e del 2,9% di tecnologie (553 milioni), mentre si assiste a un calo delle esportazioni di prodotti lapidei lavorati e semilavorati del 6,1% (658,8 milioni) e del 4% dei materiali grezzi (872 milioni di euro).
(foto arch.fieraVr).
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