Due anni di lavoro di un gruppo scientifico dell’Università e dell’Azienda Ospedaliera di Padova, in collaborazione con lo scultore Sergio Rodella, hanno portato alla realizzazione, utilizzando metodi scientificamente validati, di un modello tridimensionale a grandezza naturale del corpo avvolto dalla Sindone – il sudario di Gesù Cristo – che corrisponde in modo sorprendente alla doppia immagine, frontale e dorsale, presente sul telo. Tale modello conferma la notevole rigidità cadaverica finora ipotizzata per l’Uomo deposto nella Reliquia più importante della Cristianità. Inoltre evidenzia interessanti novità come l’assenza di corruzione per il cadavere e la fuoriuscita del chiodo, non nel polso sinistro, ma nello spazio compreso tra ossa metacarpali. Lo studio svolto restituisce un copo umano che ha subito torture e violenze prima di una morte molto cruetnta. Questo il tema della conferenza “L’Uomo della Sindone. Ricostruzione tridimensionale del corpo avvolto dalla Reliquia”, che si terrà martedì 20 marzo (h 14,15) nell’Archivio Antico di Palazzo del Bo, a Padova. Interverventi dei proff. Giulio Fanti del Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Padova e noto per i suo studi sulla Sindone, Marco Conca di Milano, Luigi Mattei di Bologna, Gianmaria Concheri Università di Padova, Sergio Rodella, e i dottori Matteo Bevilacqua e Stefano Concheri. Sarà possibile osservare, come anticipa una nota dell’ateneo, il modello tridimensionale ottenuto dal gruppo di ricerca. La Sacra Sindone è conservata dalla comunità salesiana e venerata nella cattedrale di Torino. Il 10 agosto 2018 è programmata una nuova straordinaria Ostensione del lenzuolo-sudario. A decidere l’esposizione è il Papa che ne è il proprietario. (Nella foto d’arch. Papa Francesco nel 2015).