Google ha presentato a Venezia il Grand Tour d’Italia, un viaggio tra alcuni dei tesori culturali, dei capolavori e delle tradizioni del nostro Paese che oggi rivivono online attraverso la tecnologia, sulla piattaforma Google Arts & Culture. Le città d’arte scelte sono: Venezia, Roma, Siena e Palermo. Alla tesa 104 dell’Arsenale Google ha dato una prima dimostrazione della digitalizzazione ad altissima risoluzione (gigapixel) delle opere del Canaletto: il progetto consente di “entrare” nelle opere e di viverle in modo nuovo. Il “Grand Tour” è quello che nell’Ottocento facevano i nobili inglesi e gli intellettuali americani per venire a conoscere l’arte straordinaria custodita nella vecchia Europa. Ci si può ad esempio immergere nell’atmosfera della festa del Redentore a Venezia, per scoprirne le origini e la storia della Serenissima, lo stesso è per conoscere il Palio di Siena o, con un clic, visitare quel miracolo urbanistico che è Pienza, passeggiando poco dopo per le strade di Roma per ammirare la bellezza della fontana di Trevi o piazza di Spagna così come di altri monumenti della capitale, attenzioe desta anche il Massimo di Palermo o il castello di Zisa, costruto nel 1164 dai Normanni. Si tratta solo di un piccolo esempio dei percorsi a disposizione, per i quali intrdursi, però seduti davanti al pc o usando smartphone iOS o Android. A contribuire al progetto alcune partnership di assoluto livello: dal Comitato giovani della Commissione nazionale italiana per l’Unesco alla Fondazione Musei Civici di Venezia passando per l’Accademia dei Fisiocritici, il Consorzio per la tutela del Palio di Siena, Outdoor Project e il Teatro Massimo di Palermo. Dal 19 al 21 maggio all’Arsenale Nord di Venezia, Tesa 94 (dalle 10 alle 20) c’è la possibilità di scoprire (foto) come queste storie affascinanti prendano vita, grazie alla tecnologia. Il viaggio è stato realizzato in collaborazione con il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, la Fondazione Musei Civici di Venezia, Accademia dei Fisiocritici, Consorzio per la Tutela del Palio di Siena, Outdoor Project e Teatro Massimo di Palermo, che hanno curato i contenuti delle storie e delle mostre digitali. Le installazioni digitali con la tecnologia di Google permettono di vivere più da vicino l’esperienza di questo viaggio; inoltre vari appuntamenti e seminari formativi contribuiranno a diffondere le competenze necessarie per un futuro sempre più digitale.