A Prata di Pordenone, in località Le Peressine, inaugurata la nuova idrovora che, in caso di abbondanti piogge, metteranno in sicurezza le abitazioni e le strutture circostanti. A rendere possibile l’acquisto e l’installazione dell’idrovora è stata la Regione, che ha finanziato i lavori con un milione di euro.
Al taglio del nastro era presente l’assessore regionale all’ambiente, Sara Vito, il sindaco Dorino Favot, i consiglieri regionali Renata Bagatin e Chiara da Giau, e numerosi abitanti della zona che da tempo attendevano il completamento dell’opera. Vito ha ricordato che, a breve, con i fondi dell’assestamento di bilancio, la Giunta regionale delibererà un altro importate finanziamento per opere idrauliche presenti nel territorio; 150 mila euro a disposizione del Consorzio Celina Meduna per progettare il consolidamento degli argini del Livenza e la sistemazione degli scarichi di questo corso d’acqua per il tratto che scorre anche nel comune di Prata. Ciò eviterà eventuali o possibili ripercussioni sul territorio, a seguito della realizzazione delle casse di espansione in Veneto. L’intervento era inserito dalla Regione nell’Accordo di programma sottoscritto nel 2011 tra il ministero dell’Ambiente e la Regione Friuli Venezia Giulia. Tre anni dopo, con la nomina della presidente Serracchiani quale Commissario straordinario per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e grazie alla collaborazione con l’Amministrazione comunale di Prata, è stato approvato il progetto esecutivo. Poi, si è proceduto all’indizione della gara d’appalto mentre nella primavera del 2015 hanno preso il via i lavori. Il progetto ha riguardato il potenziamento dell’idrovora esistente presso la chiavica in località Peressine. Due pompe, della portata di 1200 litri al secondo ciascuna, consentiranno di riversare nel Meduna le acque raccolte dal reticolo idrografico minore che confluiscono nel rio Tortuosa. Inoltre, è stato predisposto un terzo punto di pesca dove in futuro potrà essere aggiunta un’altra pompa. Durante gli eventi alluvionali del 2010 ,il vecchio impianto non è riuscito a scaricare le acque del fosso Tortuosa, con conseguenti allagamenti delle zone urbanizzate a monte della chiavica. L’ass. Vito, questo è solo uno degli interventi che la Regione ha finanziato nel territorio di Prata per evitare rischi di esondazione. “Sommando le altre opere previste dall’accordo di programma nonché i finanziamenti assegnati al Comune e i lavori eseguiti dal servizio Difesa del suolo – ha spiegato l’assessore – la Regione ha stanziato un altro milione e mezzo di euro. Di questi, 400 mila hanno riguardato la manutenzione del rio Castelat e Buidor e per il potenziamento delle idrovore stesse. Altri 650 mila euro sono serviti per la manutenzione degli argini del Meduna e del Sentierone. Infine a dicembre verranno affidati i lavori per il consolidamento di un tratto della sponda del Meduna, intervento finanziato con 473 mila euro”.