Altro tentativo di pishing, o mewglio una nuova fregatura nella posta in arrivo. Qualche settimana fa era accaduto ai clienti di Unicredit, stavolta tocca a quelli di Enel. L’esca usata è la più efficace di tutte: i soldi. Il consiglio è quello di non cliccare sul link e, in ogni caso, di non inserire mai i dati della propria carta di credito, prepagata o account PayPal. Enel ha chiarito che, chi avesse dubbi sull’autenticità di una richiesta, può rivolgersi al numero verde 800.900.860. In questi giorni, infatti, diverse persone stanno ricevendo un messaggio email-truffa da un indirizzo che ricorda quello della vera Enel e una grafica che ne riproduce il logo. Il messaggio avvisa la vittima di un presunto rimborso non riscosso da 85 euro che sta per scadere. Repubblicca ha dedicato un articolo sull’imbroglio e Adico (ass. difesa consumatori) lo ha riproposto ai soci e alla cittadinanza. Come indicato da Adico, per riavere questo denaro la vittima deve cliccare su un link che porta a un sito esterno – anche questo costruito in modo da somigliare il più possibile a quello ufficiale di Enel – nel quale bisogna inserire i propri dati personali e quelli della propria carta di credito. Così facendo, però, si consegnano queste informazioni a dei truffatori che potranno utilizzarli per fare acquisti, svuotando il conto corrente delle vittime. E’ stata la stessa Enel a mettere in guardia dal raggiro, specificando che “né il Gruppo Enel né società incaricate hanno inviato mail che informano il cliente di un credito da riscuotere per la sua fornitura e che invitano a collegarsi al link presente nella mail. Le procedure aziendali non prevedono in alcun caso la richiesta di fornire o verificare dati bancari e/o codici personali attraverso link esterni”. Da tempo Enel ha attivato le necessarie cautele e avviato campagne informative su queste tentate truffe; anche la Polizia postale ha in corso verifiche, vagliando anche vari siti esteri, per identificare queste organizzazioni e loro referenti.