Da Verona è partito il rilancio della filiera ippica». Lo ha detto il sottosegretario del ministero delle politiche agricole Giuseppe Castiglione, intervenendo all’inaugurazione della 117/ma edizione di Fieracavalli. «Con il 2016, il Ministero ha intenzione di avviare una nuova stagione di programmazione – ha continuato Castiglione –, puntando sull’allevamento con una razionalizzazione delle risorse e dei finanziamenti comunitari. Per tornare a far crescere il mondo del cavallo bisogna partire, infatti, dal sostegno ai nostri allevatori, inserendo pienamente la loro attività tra quelle considerate agricole». Il delegato del Mipaaf con delega allo sviluppo del settore ippico ha partecipato a Veronafiere al taglio del nastro della più importante manifestazione internazionale dedicata al mondo equestre, in programma fino a domenica 8 novembre (www.fieracavalli.it). Un evento che da oltre cento anni dà voce ad un comparto che vede in Italia 460mila cavalli, 1,5 milioni di cavalieri, 16 mila allevamenti e 50 mila addetti. «Per questa edizione di Fieracavalli abbiamo voluto puntare sul binomio vincente di sport ed equiturismo – ha spiegato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese – per contribuire a dare un nuovo impulso all’economia legata al cavallo, ovviamente partendo dal mondo allevatoriale, qui presente con ben due padiglioni dedicati e 35 associazioni. Per quattro giornate avremo in fiera 3mila esemplari di 60 razze, 750 espositori da 25 nazioni e oltre 200 appuntamenti tra gare, eventi e spettacoli». Alla cerimonia inaugurale, con madrina la showgirl Elenoire Casalegno e il saluto dello squadrone a cavallo interforze dei Carabinieri, della Polizia e del Corpo Forestale dello Stato, hanno preso parte tra autorita’ tra le quali il presidente del Veneto, Luca Zaia, Alberto Bozza, il presidente della Federazione italiana sport equestri, Vittorio Orlandi e il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani. Nel suo intervento il presidente Zaia ha detto che Il Veneto conta oltre 3mila allevamenti, 130mila cavalli e un giro d’affari di 300 milioni di euro. Non è un caso se la più grande vetrina internazionale del settore sia nata in questo territorio, 117 anni fa. La Regione è pronta per la valorizzazione di 400 chilometri di ippovie su cui continueremo ad investire per aumentare l’indotto dell’equiturismo

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