Il murale artisticamente ben eseguito è in grado coprire le brutture di spazi urbani in degrado, bersagliati dalle numerose scritte vandaliche, e dare messaggi culturali. Esso diventa un’opera intelligente ed aggiunge valore visivo e semantico a scorci di paesaggio cittadino senza un’identità particolare, ma che sono a tutti gli effetti scenari che vedono il passaggio quotidiano di migliaia di cittadini in movimento da una parte all’altra della città è questo si trova a Bassano del Grappa. Qui, il sottopasso ferroviario di via Tabacco è stato riqualificato grazie alla mano dell’artista (foto Essecistudio.net), e ci sono due modi per giudicare l’opera: il video prodotto per l’occasione, che documenta le varie fasi del lavoro, a partire da un muro degradato fino alla fruizione da parte del pubblico. Dall’artista, al lavoro a Bassano per due settimane nello scorso novembre, si è appreso che durante la realizzazione del murale sono state numerose le persone che si sono fermate per complimenti e ringraziamenti per avere migliorato la fruizione di un passaggio molto frequentato ma, finora, in un contesto a rischio degrado in quanto bersagliato dalle numerose scritte vandaliche. Quello di Ericailcane è il terzo grande intervento di streetart realizzato in città, dopo Pixel Pancho nel retro del Vecchio Ospedale e di Koes in via Portici Lunghi. Ericailcane, tra i più noti in Italia e in Europa, ha scelto Bassano del Grappa come teatro per la sua ultima potente opera. Si tratta di 200 mq di colore – una grande parata di animali pronti a dare il via ad una contestazione – e un titolo “….Ma l’amor mio non muore”, che si ispira al libro del 1971 “Ma l’amor mio non muore. Origini documenti strategie della «cultura alternativa» e dell’«underground» in Italia”, che raccoglie articoli e testi che documentano le idee, i progetti e i propositi della generazione del ’68, a cinquant’anni da quella stagione che ha lasciato un segno indelebile nella storia del nostro Paese. L’intervento di Ericailcane si inserisce a Bassano nel progetto RAME, tra i più ambiziosi in questo momento nell’ambito della rigenerazione e dello sviluppo culturale degli spazi cittadini e delle periferie trascurati o dimenticati dalla quotidianità. “Il progetto RAME, ideato circa due anni fa dal bassanese Andrea Crestani, direttore creativo dell’iniziativa, è diventato uno dei progetti a più alto impatto pubblico dell’assessorato alla cultura di Bassano. Nel progetto è entrato a far parte anche l’Urban Center cittadino, che ha un ruolo di supporto alla pianificazione degli interventi e alla disseminazione del progetto tra la popolazione residente”. Ora è al lavoro un quarto artista, Cento Canesio, per realizzare un murale – sempre in via Tabacco – con un soggetto ispirato alla bicicletta. “Nei prossimi mesi il progetto RAME proseguirà con la creazione di altri interventi di streetart e altre iniziative di divulgazione della cultura urbana – ha detto l’assessore comunale Cunico – con l’obiettivo di costruire un vero e proprio itinerario di richiamo nazionale”.
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