Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 26 agosto lo schema di decreto per riformare il sistema camerale italiano. Se da un lato gran parte delle funzioni camerali viene mantenuta, dall’altro non si risolvono i problemi legati alle risorse, alla natura giuridica delle Unioni regionali e al relativo personale, nonché a un forte accentramento a livello ministeriale che penalizza il territorio e le competenze di altri enti come le Regioni. L’Unioncamere italiana ha sinora seguito il percorso di elaborazione dello schema di decreto di riforma senza un vero dialogo col territorio, nonostante il Veneto – primo in Italia – abbia anticipato la stessa riforma procedendo all’accorpamento spontaneo delle Camere ci Commercio di Venezia e Rovigo e, subito dopo, di Treviso e Belluno. Questa riforma consente davvero di migliorare, o quanto meno mantenere, i servizi che il Sistema camerale fornisce alle imprese? Le risorse unilateralmente tagliate del 50% sono un grave colpo alla promozione del territorio, al sistema dei Confidi, al mantenimento degli elevati standard progettuali degli uffici camerali nell’aggiudicazione e vincita di progetti e finanziamenti europei. Quali i reali vantaggi di questa riforma per le imprese e i territori? Per rispondere alle tante domande e creare un utile e diretto momento di condivisione e riflessione con gli organi di informazione, il Sistema camerale veneto organizza una conferenza stampa con Ivan Lo Bello, presidente di Unioncamere nazionale (nella foto), in programma giovedì 15 settembre alle ore 12.30 presso la Sala Europa di Unioncamere del Veneto, via delle Industrie 19/C Marghera (Venezia). Assieme al presidente Lo Bello, al vicepresidente nazionale e presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno Mario Pozza e al presidente di Unioncamere Veneto e della Camera di Venezia e Rovigo Giuseppe Fedalto, interverranno tutti i presidenti delle Camere di commercio del Veneto. Durante la conferenza stampa verrà distribuito il libro della CGIA di Mestre, “Il Sistema camerale in Italia: ruolo, valore ed identità” in cui, con dati e numeri, difende convintamente le Camere di commercio da riforme punitive e pericolose dimostrando che il territorio e le imprese ricevono grandi benefici dai servizi e dalle attività garantiti dal Sistema camerale e dalle Unioni regionali.
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