A Padova splende il sole, non solo nel cielo di questa calda estate, ma anche all’interno dei laboratori di Corso Stati Uniti dove si porta avanti la ricerca sulla fusione nucleare. Si chiama Spider, sta per Source for the Production of Ions of Deuterium Extracted from a Radiofrequency plasma, è la fonte più potente di ioni negativi al mondo ed è il prototipo di una delle componenti più importanti di Iter, il progetto internazionale che sta tentando di riprodurre la fusione nucleare sulla Terra. Lo scorso 11 giugno, dove hanno sede gli impianti Nbtf (Neutral Beam Test Facility), l’esperimento Spider è stato messo in azione (foto Tommaso Rocchi; testo su Bo Live di Francesco Suman). Intorno alle 12.45 è partito il conto alla rovescia ed è stato “acceso” il primo plasma, riscaldato da una fonte di radiofrequenze: il tutto è durato circa 20 secondi e ha generato per la prima volta in assoluto per il sistema Iter uno stato stazionario di plasma che è durato circa 10 secondi. Un momento magico, quello dell’avvio dell’esperimento, per gli scienziati che hanno lavorato alla lunga progettazione. Alcuni di loro non hanno saputo trattenere l’emozione. Tra ricercatori e personale tecnico, sono circa 150 le persone che hanno collaborato alla realizzazione di Spider. Oltre a questi, all’evento di inaugurazione erano presenti le autorità, come il sindaco di Padova Sergio Giordani e il rettore Rosario Rizzuto che hanno portato il loro saluto; Salvatore La Rosa in rappresentanza del Miur, ha ribadito la volontà di sostenere imprese scientifiche di eccellenza mondiale come Spider e Iter. Il presidente del Consorzio Rfx Francesco Gnesotto ha ribadito l’importanza strategica di questo progetto non solo per l’università e per la città di Padova ma per la comunità mondiale. Suman ha intervistato Gnesotto, Presidente del Consorzio Rfx. Iter è il futuro reattore a fusione nucleare in costruzione nel sud della Francia, in Provenza, a Cadarache, e mira a riprodurre in maniera controllata processi analoghi a quelli che avvengono nel sole e nelle stelle per ottenere una fonte di energia pressoché inesauribile, sicura, interamente compatibile con l’ambiente. L’impresa è epocale, tanto da cambiare il corso della storia umana e da scomodare paragoni mitologici come Icaro, che volò troppo vicino al sole, Fetonte, che provò a guidare il carro del sole del padre Apollo e Prometeo, che agli dei rubò il fuoco. L’energia pulita è una delle sfide più importanti della contemporaneità e la fusione potrebbe diventare la maggiore fonte di elettricità a bassissimo impatto ambientale.
Spider è il prototipo che serve per testare le condizioni estreme necessarie a far funzionare Iter: avrà il compito di sparare un fascio di ioni negativi di idrogeno (H-) e deuterio (D-) che servirà, in un secondo momento, a scaldare il plasma di Iter fino a raggiungere i 150 milioni di gradi centigradi. È dotato di sofisticati sistemi diagnostici che permettono di misurare i parametri del fascio generato, lo studio del funzionamento della sorgente e la sua messa a punto. Come spiegato Spider è solo un ingranaggio di una macchina molto più complessa, ovvero un più ampio sistema di riscaldamento del plasma che a sua volta dovrà venir testato: verrà infatti inaugurato nel 2022 nelle strutture di Nbtf, si chiamerà Mitica (Megavolt Iter Injector & Concept Advancement), servirà ad accelerare le particelle neutre sparate dall’iniettore e a convogliarle verso il corpo principale di Iter; una volta affinatone il funzionamento, verrà replicato in scala 1:1 in due unità a Cadarache. I primi eventi di fusione non sono attesi prima del 2035 e ancora per la conversione dell’energia in elettricità occorre un ulteriore passo, il progetto Demo, atteso per il 2050 – 2060, a cui tuttavia si sta già lavorando. Il progetto Iter complessivamente ammonterà a 20 miliardi di euro. Cina, Unione Europea, India, Giappone, Corea, Russia, Stati Uniti collaborano per sviluppare le tecnologie più avanzate da impiegare in Iter: un tipico esempio di Big Science. Spider, assieme a Mitica, arriverà a costare intorno ai 500 milioni di euro, e nel suo percorso genererà un notevole indotto. Spider è il risultato di una collaborazione internazionale che tiene insieme il Consorzio Rfx (Enea, Cnr, Infn, Università di Padova e Acciaierie Venete Spa), Fusion4Energy, Iter India e Iter Organization. Fino ad ora Spider ha coinvolto 20 partner principali, provenienti dai settori energetico, elettronico, della tecnologia del vuoto, del settore criogenico, dell’ingegneria meccanica e delle costruzioni, e circa 100 altre compagnie, con le quali sono stati firmati contratti, per la realizzazione delle componenti, che ammontano a circa 62 milioni di euro.
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