Capire se veramente l’accumulo di calcio nei mitocondri possa portare alla morte di una cellula. Punto di partenza per indagare le forme genetiche di Alzheimer, ponendo così le basi per arrivare un domani alla creazione di un farmaco capace di avere efficacia terapeutica. Il progetto (Tullio Pozzan, dipartimento di Scienze biomediche del Cnr e Rosario Rizzuto, università di Padova) è uno dei 17 selezionati da Telethon per i finanziamenti relativi alle proposte presentate nel 2016. La valutazione è del tutto interna alla comunità scientifica internazionale: sono gli stessi ricercatori a stabilire quali siano le idee che più meritano un finanziamento. In totale 360.000 euro portati “in dote” all’ateneo per un progetto di ricerca che andrà avanti per i prossimi tre anni. Il tutto grazie al lavoro incessante del team composto da i “senior” Diego De Stefani, Anna Raffaello, Cristina Mammucari, Giorgia Pallafacchina (team Rizzuto), Paola Pizzo, Cristina Fasolato, Diana Pendin e Elisa Greotti (team Pozzan). A seguito del finanziamento Telethon, saranno assunti altri due giovani ragazzi/e che contribuiranno al progetto. Dal 13 al 15 marzo Rizzuto e Pozzan sono alla convention Telethon di Riva del Garda (Tn), il momento in cui la fondazione riunisce gli scienziati finanziati per fare il punto dell’attività svolta e analizzare le prospettive future. Il morbo di Alzheimer è una forma di demenza a lenta evoluzione causata dalla morte delle cellule nervose, con conseguente alterazione del comportamento, perdita della memoria, del linguaggio, che alla fine porta il paziente alla perdita dell’autonomia e morte prematura. Di solito l’Alzheimer si presenta in modo sporadico, senza apparenti cause specifiche, ma in 1 caso su 10 la malattia è determinata da difetti genetici ben precisi. I meccanismi che innescano la morte delle cellule nervose non sono ancora noti, ma sono state fatte diverse ipotesi. Questo progetto vuole capire uno di questi meccanismi, cioè il contributo dell’accumulo mitocondriale dello ione Ca2+ alla morte delle cellule nervose. I mitocondri sono piccole strutture presenti in tutte le cellule. La loro funzione principale è quella di fornire energia alla cellula in forma di ATP, una molecola che funziona da benzina per tutte le reazioni che avvengono all’interno della cellula. L’accumulo di Ca2+ all’interno dei mitocondri è essenziale per mantenere elevata la produzione di energia. Tuttavia, l’eccessivo accumulo di questo catione nei mitocondri (un fenomeno chiamato sovraccarico mitocondriale di Ca2+) può paradossalmente portare a morte cellulare. Le cellule nervose richiedono molta energia per il loro funzionamento e sono quindi particolarmente soggette al sovraccarico mitocondriale di Ca2+. Tuttavia, questa ipotesi non è mai stata provata in modo diretto, perché l’identità molecolare dei canali che fanno entrare Ca2+ all’interno dei mitocondri erano sconosciuti fino a poco fa, quando proprio il ricercatore che propone questa ricerca ha scoperto come fa il Ca2+ ad entrare all’interno dei mitocondri. Questo progetto vuole capire – è stato scritto sul giornale il Bo dell’ateneo – se il blocco del sovraccarico mitocondriale di Ca2+ riesce effettivamente ad impedire la morte delle cellule nervose in modelli di topo affetti dalle forme genetiche di Alzheimer. Se l’ipotesi si rivelerà corretta, sarà identificato un componente cellulare che rappresenta un nuovo bersaglio per lo sviluppo di farmaci innovativi.

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