Prestigiosa scelta per il centro di ricerca di Bolzano: la Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte e la Fondazione delle antichità egizie di Torino lo hanno scelto come partner per gli studi sulle loro mummie. Tale collaborazione ha preso consistenza con il supporto dato dai ricercatori di Bolzano al restauro di due mummie esposte nei nuovi spazi del museo. Il Museo egizio di Torino è secondo solo a quello del Cairo per ricchezza di reperti. Tra questi si contano una quarantina di mummie datate tra il 4000 a.C. e il 400 d.C. “Si tratta di un patrimonio unico non solo da mostrare ma anche da studiare”, ha precisato Marco Samadelli, ricercatore dell’Istituto per le Mummie e l’Iceman dell’Eurac. Il museo riceve richieste di studio delle mummie da istituzioni di tutto il mondo; se da una parte questo grande interesse è positivo, dall’altra rischia di frammentare i risultati e le conoscenze. Da qui l’importanza di aver scelto il centro bolzanino.