I Rotary Clubs della Provincia di Padova – Rotary Club Padova, Padova Euganea, Padova Est, Padova Nord, Padova Contarini, Abano Montegrotto, Camposampiero, Cittadella, Cittadella Alta padovana ed Este – hanno deciso di offrire all’Ateneo i lavori di restauo dell’Archivio Antico di Palazzo BO sulla libreria realizzata, tra 1698 e 1704, dall’artista fiammingo Michele Bertens per l’abbazia di Santa Giustina a Padova e che oggi costituisce l’arredo dell’Archivio Antico. I mobili preziosi con intagli naturalistici, una vera opera d’arte, saranno oggetto di un restauro volto a interrompere il degrado in corso, eliminare il particellato, bloccare l’attacco biologico in atto e fermare la disconnessione degli intagli. Il via ai lavori di fatto è avvenuto con la firma di un contratto tra il Rettore Rosario Rizzuto e il Governatore del Distretto Rotary 2060 Riccardo De Paola, alla presenza di tutti i presidenti dei Club Rotary della Provincia di Padova e di Giovanna Valenzano, prorettrice al patrimonio artistico, musei e biblioteche dell’Università di Padova (nella foto dell’ateneo Rizzuto e De Paola). I lavori pronti già a settembre. “Avete scelto di curare e adottare una parte di noi, il nostro Archivio Antico. Il mio grazie a tutti voi, oggi, ha un significato particolare”, ha sottolineato il Rettore Rizzuto. “Il Rotary si è sempre distinto per una cultura della donazione attenta e nel significato che essa ha nel far crescere una comunità. Il mio grazie sottolinea allora questo senso di appartenenza alla nostra università che è uno dei più grandi istituti europei di cultura aperto da sempre alla comunità”. “Ringrazio i Rotary Club della Provincia Padova che hanno pensato a questa iniziativa. Sono legato a Padova anche per motivi personali» dice Riccardo De Paola «vista la mia attività professionale a Bressanone e penso appunto all’antico sodalizio che lega le due città grazie a questo Ateneo. È una donazione che facciamo con orgoglio e che si inserisce nelle attività di un anno che proprio dall’Aula Magna di questa università lancerà nelle prossime settimane un progetto internazionale per la tutela del patrimonio che culminerà negli Stati Uniti”. L’intervento, che sarà realizzato dal restauratore Roberto Bergamaschi, ed è stato autorizzato nel giugno scorso dal Soprintendente arch. Andrea Alberti della Soprintendenza archeologica delle Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Venezia e le province di Belluno Padova e Treviso. Monica Pregnolato, responsabile dell’istruttoria, ha condotto a Palazzo Bo i sopralluoghi. L’artista fiammingo Michele Bertens, coadiuvato dalla sua bottega, portò direttamente da Anversa alcuni legni preziosi quali la quercia di Norvegia e il palissandro, commercializzato allora dalla Compagnia Olandese delle Indie Orientali, un legno chiamato nelle fonti olandesi dell’epoca sacherdam, poi identificato, non correttamente, nelle fonti italiane, come legno di Giuda. La monumentale libreria fu realizzata per raccogliere tutti i volumi dell’importante biblioteca del monastero benedettino. Il 30 luglio 1816 quanto rimaneva delle collezioni librarie e tutta la libreria fu trasportata, per ordine governativo, in Sala dei Giganti, sede della Biblioteca Universitaria dell’Ateneo dal 1631 fino a inizio Novecento. Nel 1912, per decreto ministeriale, le Biblioteche Universitarie passarono sotto il Ministero della Pubblica Istruzione e i libri furono trasferiti nella nuova biblioteca appena costruita in via San Biagio. Il Rettore Carlo Anti volle che l’antica libreria, svuotata ormai dai libri, fosse ricoverata al Bo e rimontata nella sala pensile per dare vita all’Archivio Antico, inaugurato nel 1940. (m.m.)