Cerimonia di inaugurazione, il 18 marzo (h 11.00), del 205/mo Anno Accademico dell’Ateneo Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia. La prolusione, dal titolo “Il piccolo artista antico”, è affidata alla regista, sceneggiatrice e scrittrice Cristina Comencini, 60 anni, è figlia del noto regista. Ad accogliere nell’Aula Magna la relatrice e le Autorità invitate saranno il Presidente dell’Ateneo Veneto, Guido Zucconi e il Comitato di Presidenza composto da Giovanni Diaz, Massimo Ongaro, Giorgio Crovato, Camillo Tonini, Giovanni Anfodillo. L’ingresso alla cerimonia è su invito. L’Ateneo Veneto nato il 12 gennaio 1812, con decreto di Napoleone Bonaparte, dalla fusione della Società Veneta di Medicina, dell’Accademia dei Filareti e dell’Accademia Veneta Letteraria, ha sede nell’antica Scuola di Santa Maria e di San Girolamo, più comunemente detta di San Fantin. L’istituzione – che ha celebrato nel 2012 i due secoli di vita – ha per scopo lo studio e la divulgazione delle scienze, delle lettere, delle arti e della cultura, in ogni loro manifestazione, con un’attenzione particolare per le condizioni, le esigenze e gli interessi di Venezia e dell’area veneta. Cristina Comencini (foto) esordisce in alcune produzioni televisive in cui appare in qualità di co-sceneggiatrice del padre Luigi Comencini in Il matrimonio di Caterina (1982), di Suso Cecchi D’Amico nello sceneggiato televisivo Cuore (1984) e nel film La Storia (1986), nonché di Ennio De Concini in Quattro storie di donne diretto da Franco Giraldi (1986). Il suo debutto alla regia è del 1988 con il film Zoo cui seguono, dopo la sceneggiatura di Buon Natale… buon anno (1989), le regie di I divertimenti della vita privata, La fine è nota (dal romanzo di Geoffrey Holliday Hall), Va’ dove ti porta il cuore (dal best seller di Susanna Tamaro), Il più bel giorno della mia vita e La bestia nel cuore (che ha ottenuto una nomination agli Oscar per l’Italia come miglior film straniero nel 2006). Cristina Comencini è anche un’apprezzata scrittrice di romanzi: oltre a Matrioska, sono da ricordare Pagine strappate, tradotto in Francia (Premio Air Inter 1995), Passione di famiglia che ha ottenuto il Premio Rapallo Opera Prima 1992, Il cappotto del turco (vincitore del Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo 1997 nella sezione narrativa), L’illusione del bene, con il quale nel 2008 è stata finalista del premio letterario Premio Bergamo, Quando la notte (2009), Lucy (2013) e Voi la conoscete (2014). Negli ultimi anni si è avvicinata alla scrittura di testi teatrali: Due partite, commedia in due atti scritta per quattro interpreti femminili, messa in scena nel 2006 e poi ripresa con successo in tutta Italia. Fa parte del comitato di Se non ora, quando? movimento che il 13 febbraio 2011 ha promosso un’importante manifestazione per il rispetto e la dignità delle donne, dopo il caso Ruby. Nel 2013 è a teatro come sceneggiatrice e regista de La scena con Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti che è stato lo spettacolo più visto e applaudito del 2014. Ed è proprio da La scena che è tratto il suo ultimo film dal titolo Qualcosa di nuovo (2016) con Paola Cortellesi, Micaela Ramazzotti ed Eduardo Valdarnini. Sempre nel 2016 invece pubblica con Einaudi il suo ultimo romanzo: Essere vivi.