Sul tema delle autonomie una serie di “lezioni” a Fagagna (Udine), presenti sindaci friulani, esponenti politici e autorità, con al centro lo statuto speciale del Friuli Venezia Giulia sul quale è intervenuta la presidente della Regione che, tra l’altro, ha sostenuto che “c’è necessità di fare un passo in più e utilizzare il termine di responsabilità inteso come buon governo che ci permette di dare garanzia di capacità e competenze: così sarà un’autonomia utile e indispensabile al Governo italiano”. E’ stato ricordato che nel momento in cui il Governo sta riformando il Titolo V della Costituzione in Senato è chiaro che si tocchi anche la questione della Specialità e del ruolo e del sistema delle Regioni, ma anche perché oggettivamente “c’è necessità di trovare nuove declinazioni, attualizzando la specialità rispetto alle sfide che le amministrazioni, i governi e tutti noi affrontiamo quotidianamente. Questa nuova declinazione dell’Autonomia – ha ribadito la presidente – richiede di fare appello alla responsabilità: è questo il passaggio che stiamo cercando di attuare anche nel contesto nazionale, ovvero costruire un modello responsabile e virtuoso del governo del territorio”. Altra sottolineatura dalla presidente del Friuli V.Giulia: “se l’Autonomia verrà declinata in questo modo avrà spazi molto importanti di espansione, se viceversa diventerà solo una protezione, una difesa o una chiusura rispetto a storie di straordinaria importanza, rischia davvero di essere letta come il contrario di una responsabilità: un privilegio”. “Noi riteniamo – ha chiarito – che il nostro non sia un privilegio ma una grande responsabilità e che quindi ci si imponga un’azione di governo mille volte superiore a quella necessaria in condizioni ordinarie”. Sulla Specialità ci sono approcci diversi, ha sottolineato infine la presidente della Regione, ma “mi auguro che ci sia condivisione sul principio che vede la Specialità come un patrimonio che non va solo protetto ma che va arricchito di nuove declinazioni per renderlo più attuale e più capace di confrontarsi con la complessità”.