A parlare della probabile vendita di Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto, che si trova all’ansa del Canal Grande, è stato il 14 maggio scorso lo stesso presidente Luca Zaia. Tale ipotesi è stata al centro di una puntualizzazione di un piano-risparmio della Regione; la vendita dello storico palazzo avrebbe potuto far confluire nelle casse dell’amministrazione almeno 40-45 mln di euro. Zaia ha avuto modo di precisare che ci sono molti uffici regionali e altri spazi nel Palazzo Grandi Stazioni (vicino a Santa Lucia) che possono sostituire il ruolo del Balbi, anche come rappresentanza. Quella sortita di Zaia, ripresa dai giornali veneti ed da altri media, ha dato modo ai cittadini-lettori di manifestare più dissenso che apprezzamento; molti infatti gli scritti (con lettere al Direttore) in cui si è sostenuto che la Regione per proseguire a risparmiare ha altri canali o tagli da effettuare; ad esempio, intervenendo sulle aziende partecipate e vari CdA o sui compensi aggiuntivi ai componenti dell’Esecutivo (anche se recentemente ridotti da 12 a 10) o privandosi dei vari motoscafi riservati agli assessori. Ma è più recente la dichiarazione, oggetto di una intervista ad un giornale locale, di Roberto Ciambetti, nuovo presidente del Consiglio regionale del Veneto. Egli, come Zaia (entrambi leghisti), ha ipotizzato di poter mettere in vendita la sede dell’assemblea che si trova a Palazzo Ferro Fini (si affaccia in Canal Grande, davanti al bacino di San Marco). Anche Ciambetti ha indicato il Palazzo Grandi Stazioni (oggi ha 600 dipendenti, buona parte dei quali trasferiti da uffici regionali presi a suo tempo in affitto, con un risparmio annuale di 2 milioni di euro) quale nuova possibilità di trasferimento. Sulla dismissione del Ferro Fini il presidente Ciambetti non ha parlato di cifre ma ha sostenuto che gli uffici di Giunta e Consiglio potrebbero essere accorparti in un solo punto; inoltre, ha ammesso che c’è l’orientamento a smussare ancora i compensi ai consiglieri regionali. Palazzo Grandi Stazioni sul Canal Grande è davanti al nuovissimo ponte di Calatrava; qui la Regione ha acquistato da Grandi Stazioni per 70 milioni di euro (69,5 per la precisione). A suo tempo era stato osservato che le Ferrovie hanno ceduto il palazzo (già sede del Compartimento ferroviario di Venezia) a Grandi Stazioni con un pacchetto che comprendeva anche altri edifici e lo aveva valutato 70 miliardi di lire – cioè 35 milioni di euro -, la metà dei soldi pagati dalla Regione. Palazzo Balbi è un edificio del Cinquecento ed è a 3 piani. E’ stato voluto dal patrizio e componente del Maggior Consiglio Nicolò Balbi. E’ stato di proprietà di nobili ed armatori. Già di proprietà della società Sade, nel 1971 è stato comprato dalla Regione, nel periodo della presidenza di Angelo Tomelleri. Il Ferro Fini si trova di fronte alla chiesa della Salute. Dopo una serie di restauri e fasi di unificazioni di due palazzi attigui, nel 1740 è divenuto anche sede dell’hotel New York. Ma nel 1972 la proprietà è passata alla Regione (presidente di allora Vito Orcalli) che ha provveduto ad altri adattamenti per la funzionalità dei propri uffici (commissioni, aula dell’assemblea, presidenza). Buon parte degli interni ha ancora affreschi, stucchi e vetri di Murano.