“La Regione V.Giulia continuerà a partecipare attivamente al tavolo Hypo Bank al fine di favorire il raggiungimento del migliore accordo possibile per le lavoratrici e i lavoratori”. E’ la dichiarazione fatta dall’assessore regionale al lavoro Loredana Panariti, al termine della riunione tenutasi presso il ministero del lavoro nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo avviata da Hypo Bank per un numero complessivo di 110 lavoratori, di cui 50 in Friuli Venezia Giulia. Per la banca presenti il direttore Maurizio Valfrè e il consigliere incaricato Haymo Unterhauser. La proprietà, pur riducendo lievemente le eccedenze dichiarate da 110 a 103, ha mantenuto ferma la propria decisione relativamente al disimpegno dall’attività bancaria in Italia. Grazie alla mediazione delle istituzioni presenti (ministero del Lavoro, e le Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia) la trattativa prosegue tra le parti, facendo riferimento all’accordo nazionale di settore e agli accordi tra le parti del 2013 per quegli istituti che sono ancora attuali ed attuabili, definendo eventuali nuove concessioni funzionali all’accordo, pur a fronte di un di un atteggiamento datoriale al momento non ancora pienamente disponibile in tal senso. “L’auspicio – ha aggiunto Panariti – è che la forte sollecitazione proveniente dalle istituzioni contribuisca a fare venir meno il rifiuto della parte datoriale di mettere in campo tutti gli strumenti economici che la normativa e la contrattazione collettiva di settore permettono di utilizzare, al fine di attenuare le conseguenze negative delle eccedenze dichiarate. A fronte di un esubero che rimane particolarmente impattante per le sue dimensioni – ha concluso l’assessore – il perdurare di un tale rifiuto non sarebbe in alcun modo accettabile”. Da Roma si è appreso che il numero delle usciite è stato rideterminato nel corso del primo incontro al ministero e sono leggermente inferiore rispetto ai 110 esuberi iniziali. L’incontro al ministero si è chiuso senza che le parti abbiano raggiunto un accordo. “La delegazione della banca, pur dichiarando di essere disposta a ragionare su un possibile sostegno al reddito, si è rifiutata di realizzare la piena applicazione dei Fondi di settore (emergenziale e prepensionamenti)”, come ha spiegato Guido Fasano della Fabi. Le parti torneranno a trovarsi il 22 novembre a Tavagnacco e il 25 a Roma.

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