La Regione ha formalizzato l’operazione di acquisizione con il 41,42 % del capitale sociale di “Veneto Strade”(struttura non a pedaggio), portando così la sua partecipazione al 71,42.%. Lo notizia dell’evvenuta procedura notarile è stata data dal vicepresidente della giunta regionale, che ha fra le sue deleghe anche le partecipazioni societarie, ricordando che tutto parte dall’art. 1 del collegato alla legge regionale di stabilità 2018 (LR 45/2017) che autorizza a procedere in tal senso al fine di avere il controllo della società. A cedere la propria partecipazione societaria sono la Provincia di Belluno (che cede il 5%, ma rimane socia al 2,14%), la Provincia di Verona (7,14%), la Provincia di Rovigo (7,14%), la Provincia di Vicenza (7,14 %), A4 Holding (5%), Autostrade per l’Italia (5%) ed Autovie Venete (5%). E’ prevedibile la successiva cessione nelle prossime settimane anche da parte di Società delle Autostrade Serenissima (5%). “Per effetto di questa operazione – ha chiarito il vicepresidente – la Regione diventa il socio di controllo di Veneto Strade e può finalmente iniziare il percorso di riorganizzazione societaria, insieme al socio attuale Provincia di Belluno e, in futuro, ad ANAS, così come sancito nel protocollo di intesa firmato il 23 febbraio scorso che prevede il possibile ingresso di ANAS in aumento di capitale, una volta che sarà dato riscontro a tutte le condizioni poste a base dell’intesa. L’operazione fa chiarezza a livello societario, spostando il baricentro della governance verso la Regione Veneto e i soggetti che erogano i trasferimenti necessari al finanziamento delle spese di gestione delle strade venete non a pedaggio”. Secondo alcune interpretazioni, in base a dichiarazioni di vertice, la Regione ha acquisito il controllo di “Veneto Strade” al fine di non dover subire un possibile trasferimento al centro di tale società che, come ribadito, deve restare ai veneti.