Dieci atenei e 15 imbarcazioni sono pronte per sfidarsi dal 16 a domenica 18 settembre, nelle acque antistanti il Lido a Sud della diga di San Nicolò, in occasione della decima edizione di “1001VELAcup”, la famosa regata tra università con imbarcazioni a vela, progettate e costruite dagli studenti. La manifestazione, promossa dall’Associazione 1001VELACUP e organizzata con il sostegno dell’Università di Padova, della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” e della Compagnia della Vela, è stata presentata nella sede storica della Cdv, a San Marco. Le 15 imbarcazioni iscritte, di tipo skiff di 4,60 metri con 33 mq di vela ciascuna, si sfideranno nelle acque veneziane in quello che ormai è diventato l’appuntamento fisso per quelle università che nella ricerca applicata e nell’innovazione credono e investono davvero. “L’Università di Padova ha sempre sostenuto la partecipazione alla 1001VelaCup perché ritiene questa un’ottima iniziativa che combina agonismo, competenze professionali – in vari ambiti – e innovazione tecnologica. Quest’anno in particolare l’Università di Padova si è impegnata nell’organizzazione della decima edizione”, ha sottolineato Tomaso Patarnello, Prorettore al Campus e Sedi Esterne dell’ateneo patavino. Nata dall’idea degli architetti Massimo Paperini e Paolo Procesi nel 2005 e sostenuta negli anni da diversi atenei italiani tra i quali le Università di Padova, di Roma Tre, di Palermo, Polo Universitario Marconi della Spezia e Università di Bologna, oltre che da prestigiosi circoli velici come lo Yacht Club Santo Stefano, Circolo della Vela Sicilia, il circolo velico della Marina Militare – Comando Alto Tirreno, Club Nautico Rimini, Compagnia della Vela di Venezia, 1001VELAcup nel tempo ha visto l’adesione di sedici università tra italiane ed estere con la realizzazione, a oggi, di oltre trenta imbarcazioni. “E’ un grande onore per la Compagnia della Vela ospitare questa manifestazione che si sposa benissimo con la nostra filosofia sportiva legata alla storia e alla tradizione ma aperta all’innovazione – ha detto il presidente della Compagnia della Vela Ugo Campaner – Manifestazioni come questa fanno bene al movimento ma soprattutto trasmettono un messaggio importante ai giovani”. “Accogliere i giovani studenti universitari che hanno progettato, realizzato e che gareggeranno su delle imbarcazioni da loro ideate e costruite pezzo per pezzo è un grandissimo piacere in quanto la “mission” della Compagnia è sempre stata e mi auguro, lo sarà sempre anche nel futuro, quella di avvicinare i giovani al nostro splendido sport» ha aggiunto Emilio Vianello, vice Presidente della Compagnia della Vela di Venezia.
Le imbarcazioni che gareggeranno nei prossimi giorni per essere ammesse alle regate devono sottostare a un regolamento di classe, redatto dall’arch. Massimo Paperini, aggiornato ogni anno di concerto con gli atenei, per continuare a stimolare la progettazione sia sul piano dell’innovazione che su quello della sostenibilità ambientale. “Sono passati già 10 anni da quando i primi prototipi hanno girato tra le boe nella prima edizione del 2007. Da allora l’iniziativa didattico-sportiva 1001VELAcup» sostengono gli ideatori della competizione universitaria Massimo Paperini e Paolo Procesi «ha visto un crescendo di adesioni, di partecipanti e di prototipi. Sedici università anche estere coinvolte, più di trenta prototipi di imbarcazione realizzati, nuovi materiali eco-sostenibili realizzati e sperimentati spesso in anticipo rispetto altre esperienze europee : foils per far volare letteralmente le barche sull’acqua, vele alari fino ad un terzo più efficienti delle vele tradizionali, scafi in compositi di lino, canapa, sughero e bio-resine, progettazione computerizzata d’avanguardia monitoraggi in galleria del vento, in vasca navale e con sofisticati sistemi di rilevazione degli sforzi integrati negli scafi e negli armi”. “Mi piacerebbe poter aprire una collaborazione in vista dei prossimi quattro anni che ci porteranno alle Olimpiadi di Tokyo con le università e questi brillanti studenti velisti per studiare dei nuovi progetti, delle nuove barche per i nostri atleti – ha concluso il presidente della XII Zona Dodi Villani – Sono convinto che incentivare la ricerca con le università possa consentire di fare un salto di qualità in questo settore fatto di monotipo che potrebbero così possono migliorare e sperimentare nuovi materiali per far andare più veloci i nostri atleti”. (m.m.)