Premiazione del concorso nazionale “Comuni ricicloni” indetto come ogni anno, a Roma, da Legambiente. Nella classifica del Veneto, per la categoria “Città oltre i 10.000 abitanti” è degna di nota la conferma di Vigodarzere ai primissimi posti (quinto classificato, il miglior Comune in assoluto nella Provincia di Padova), seguito da Villafranca Padovana (35), Cassola (40), San Martino di Lupari (48), Mestrino (49) e San Giorgio delle Pertiche (50). Soddisfatti gli amministratori dei Comuni di Campodarsego, Cadoneghe, Romano d’Ezzelino, Bassano del Grappa, Piazzola sul Brenta, Tezze sul Brenta, Trebaseleghe, Vigonza, Cittadella, tutti entro le prime 100 posizioni. Tra i “Piccoli Comuni con meno di 10.000 abitanti”, Rossano Veneto e Mussolente guadagnano il 53° e il 58° posto; si segnalano inoltre Cartigliano al 115/mo e Loreggia al 128. Posizioni di tutto rispetto, se pensiamo che sono oltre 7.000 i Comuni italiani rientranti, per dimensione, in questa fascia. Complessivamente il territorio di Etra si dimostra virtuoso e permane tra le migliori esperienze nazionali: grazie ai risultati dei propri Comuni, il Consorzio di Bacino di Padova Uno è 20° nella classifica dei cento migliori Consorzi italiani. La percentuale minima di raccolta differenziata da raggiungere per entrare in classifica è il 65%. Ma anche altri parametri sono presi in considerazione per giudicare le prestazioni dei Comuni. Legambiente assegna, infatti, un indice di buona gestione che rappresenta un “voto” alla gestione dei rifiuti urbani nei suoi molteplici aspetti: recupero di materia, riduzione del quantitativo di rifiuti prodotti, sicurezza dello smaltimento ed efficacia del servizio. Questo valore, compreso tra 0 e 100, è calcolato a partire da 23 parametri, tra cui la produzione procapite di rifiuti, l’attivazione del servizio porta a porta, la presenza dei Centri di raccolta, il numero di mesi all’anno con flussi turistici significativi. Vigodarzere, Mussolente, Cartigliano e Santa Giustina in Colle possono fregiarsi, inoltre, della “stellina” assegnata da Legambiente ai “Comuni rifiuti free”, che registrano una produzione di rifiuto secco non riciclabile inferiore ai 75 kg/anno procapite. Una vera conquista, considerando che la media italiana supera i 300 kg/anno. «Siamo una società virtuosa in un territorio virtuoso sotto il profilo ambientale. – commenta Andrea Levorato, presidente del Consiglio di gestione di Etra – La raccolta differenziata è un’abitudine sempre più consolidata nelle nostre case, al punto da aver raggiunto il 70%. Ciò significa che i servizi ambientali di Etra funzionano e i cittadini rispondono con entusiasmo».