A Innsbruck, si sono trovati gli assessori Johannes Tratter (Tirolo), Martha Stocker (Alto Adige) e Alessandro Olivi (Trentino) nonchè Antonella Chiusole, direttrice dell’Agenzia del Lavoro del Trentino, in rappresentanza dell’assessore Olivi (nella foto). Durante l’incontro ci si è soffermati, informa un comunicato, su due temi: il monitoraggio dei fabbisogni di forza lavoro e la valutazione delle competenze di migranti e richiedenti asilo. Il monitoraggio delle forze lavoro (www.fkm-tirol.at) per ora è attivo solo in Tirolo, c’è l’idea di allargare il modello previsionale anche all’Alto Adige ed in un secondo tempo è possibile immaginare che venga completato l’intero territorio Euregio aggiungendo anche il Trentino. Secondo il modello previsionale pubblicato sul sito si nota ad esempio come nel 2017 in Tirolo ci sarà bisogno di 3700 lavoratori nell’ambito del turismo e del tempo libero (somma risultante dal 50 mila posti disponibili sottratti dei 46 mila 300 lavoratori a disposizione. Nel commercio i posti vacanti sono 1.300, mentre negli altri servizi salgono a 3mila 700. Nello scenario al 2022 il fabbisogno cresce a 6 mila 900 lavoratori nel turismo, 10 mila 500 negli altri servizi, 1.900 nel commercio e mille negli altri settori. Su www.fkm-tirol.at sono disponibili scenari fino al 2030. Guardando le previsioni relative al 2027 ci sono fabbisogni di 14 mila 900 lavoratori per gli altri servizi, 9 mila 900 per il turismo, 4 mila 400 per il commercio, 8 mila per gli altri settori.

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