Con l’inizio del 2020 i gondolieri sub aderenti all’associazione di categoria Gondolieri di Venezia, sono tornati al lavoro per ripulire dai rifiuti i fondali dei canali. L’obiettivo è stato ancora il rio di San Luca (già oggetto del loro ultimo intervento, nel dicembre 2019), nel tratto compreso però tra campo Manin e il ponte di Piscina di Frezzaria, sul rio dei Barcaroli. Un lavoro, quello dei “gondolieri sub” che è durato circa sei ore, dando anche buoni frutti: sono stati ripescati infatti centinaia di chili di rifiuti di vario genere tra cui un condizionatore climatico, un’elica, un carrello da portabagagli e uno da albergo. Il materiale recuperato, come e’detto in una nota del Comune, va ad aggiungersi alle circa 4 tonnellate di oggetti recuperati nei sette precedenti interventi, tra cui centinaia e centinaia di pneumatici d’auto, bottiglie, lattine, cavalletti delle passerelle dell’acqua alta, lavandini, caldaie, tubazioni, fusti di birra usati, biciclette, sanitari, materiale edile vario e pure 2 motori fuoribordo. Le immersioni dei gondolieri sub proseguiranno con cadenza mensile fino ad aprile: i prossimi interventi sono in programma, tutti dalle ore 8 alle 14, il 2 febbraio in Rio della Fava, il 15 marzo in Canal Grande, a ridosso della riva da Palazzo Grimani a Ca’ Farsetti (senza prevedere alcuna interruzione della navigazione) e il 19 aprile in Rio San Polo. Va ricordato che il Comune provvede, tramite la Insula spa, durante l’anno allo scavo di rii e canali, come previsto dalla legge speciale di Venezia. L’impegno dei gondolieri sub e’legato da una convenzione con l’amministrazione comunale che ha autorizzato l’associazione a prelevare dai fondali dei canali o rii del centro storico materiali abbandonati che possono arrecare intralcio o difficolta’al traffico acqueo, in particolare quando ci sono periodi di bassa marea. (foto arch.Venezia live).