Le catastrofi naturali non si fermano ai confini nazionali e per questo anche le organizzazioni di emergenza dei Paesi confinanti collaborano per la difesa del territorio; fra i modelli analizzati anche quello dell’afflusso di migranti a Kufstein. A questo scopo si è svolta il 29 giugno scorso un’esercitazione congiunta organizzata dalla comunità comprensoriale di Lienz nel Tirolo dell’Est cui ha preso parte il personale dell’Agenzia per la Protezione civile dell’Alto Adige e questo è avvenuto nell’ambito del progetto “Difesa dalle catastrofi naturali transnazionale Tirolo dell’Est-Alto Adige” che per la prima volta ha coinvolto personale della Protezione civile altoatesina nell’ambito del progetto Interreg V-A Italia-Austria CLLD Dolomiti Live. A questa prima iniziativa, di carattere più tecnico, ne seguirà un’altra più pratica il prossimo 5 ottobre nella zona di confine fra le località di Sillian, San Candido e Versciaco. Una nota della Provincia di Bolzano ha illustrato che al centro dell’esercitazione c’è stata la messa a fattore comune delle conoscenze in tema di interventi tecnici, traffico, catastrofi naturali e piani di soccorso programmate per il tunnel di confine Füssen fra Reutte e la Germania e per un incendio al deposito di gas OMV/Gas Connect Austria in Bassa Austria, nonché gli interventi eccezionali con i migranti al confine Kufstein-Kiefersfelden. In simili interventi transfrontalieri uno degli aspetti fondamentali per l’efficacia degli interventi è proprio la collaborazione e il coordinamento fra i corpi d’intervento in tema di formazione, coordinazione ed esercitazione. Alla giornata hanno preso parte i membri delle organizzazioni di soccorso di entrambi gli Stati: Croce Bianca e Croce Rossa, i corpi del Soccorso alpino, i vigili del fuoco, il management regionale Tirolo dell’Est e il Regional Management LAG della Val Pusteria, i Comuni di confine, la Ripartizione Protezione Civile e Catastrofi naturali del Tirolo, la direzione del pronto intervento del Tirolo, l’Agenzia per la Protezione civile di Bolzano, l’Ufficio Bacini montani e valanghe, la polizia e l’esercito. (Foto della Provincia di Bz.)