Il progetto europeo “VirtualArch – Visualizzare per valorizzare – Per un migliore utilizzo del patrimonio archeologico nascosto nell’Europa centrale 2014-2020” è entrato nei giorni scorsi nel vivo con una giornata di visita e studio che ha coinvolto istituzioni trentine assieme ad alcuni partner europei. Sede dell’incontro Civezzano, porta di accesso al Monte Calisio/Argentario al quale il progetto è dedicato per la parte che interessa il Trentino (foto). Dopo il benvenuto del soprintendente Franco Marzatico e del vicesindaco di Civezzano Katia Fortarel, Lara Casagrande, direttrice dell’Ecomuseo Argentario, ha condotto una visita alla zona delle miniere medievali nei pressi del lago di S. Colomba che caratterizzano la zona del Monte Calisio. La vasta area porta i segni visibili dell’intensa attività mineraria ed è disseminata di cadini (pozzi verticali) e canope (miniere sotterranee) che conferiscono al territorio un aspetto unico e singolare. All’incontro l’assessore alla cultura del Comune di Trento Andrea Robol e il sindaco di Fornace Mauro Stenico. Sono inoltre intervenuti quattro dei nove partner europei del progetto fra i quali i rappresentanti della Fondazione Bruno Kessler, della Soprintendenza archeologica della Sassonia, capofila del progetto, del Museo di Storia Naturale di Vienna e dell’Istituto di archeologia dell’Accademia Slovacca delle Scienze di Nitra. La visita ha costituito anche un momento di confronto fra i partner sulle prossime attività previste dal progetto relative alla visualizzazione, attraverso tecnologie 3D all’avanguardia, dei rispettivi patrimoni archeologici nascosti. C’è stata inoltre la presentazione dei lavori condotti sul territorio dall’Ecomuseo Argentario, in collaborazione con l’Università di Monaco, a cui è seguita l’esposizione dell’attività di ricognizione di superficie nell’area delle miniere medievali e di riorganizzazione dei dati condotta da SAP – Società Archeologica su incarico della Soprintendenza. Da parte degli archeologi dell’Ufficio beni archeologici illustrati i dati relativi all’archeometallurgia protostorica in Trentino.

Lascia un commento