Volare sui campi di battaglia della Grande Guerra per conoscere e valorizzare il patrimonio storico dei territori che vissero quelle vicende: questo è lo scopo dei simulatori realizzati nell’ambito di “Alisto” – Ali sulla storia, un progetto transfrontaliero che attua le sinergie tra ricerca storica e sviluppo della tecnologia software dei simulatori di volo. I simulatori, che saranno prossimamente aperti al pubblico, sono cinque, collocati in via permanente in altrettanti luoghi emblematici per la storia del fronte dolomitico della Prima Guerra Mondiale: il museo “Francesco Baracca” di Lugo di Romagna, la Fondazione Jonathan Collection di Nervesa della Battaglia (Treviso) e il Comune di Monfalcone (Gorizia) per l’Italia; il Fundacija Poti miru v Posočju di Kobarid/Caporetto e il Comune di Divača per la Slovenia. Queste macchine ricreano il paesaggio storico con la mappatura sul modello digitale del terreno (DTM) delle foto aeree di guerra italiane e austro-ungariche e consentono di vedere dall’alto sia il paesaggio degli anni 1915-18, sia quello dei nostri giorni, percependone i valori storici e le trasformazioni, constatando le profonde trasformazioni subite in un secolo dal paesaggio. Come è spiegato, la fruizione multimediale dei paesaggi attua un passo importante per l’abbattimento delle barriere che permangono nella coscienza collettiva delle popolazioni contermini, le quali hanno fruito del territorio in modo frazionato e spesso traumatico; viene favorita infatti la percezione dei valori identitari del paesaggio su base storico-culturale, anziché territoriale. Sono partner del progetto “Alisto” la Provincia di Treviso, il Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Friuli-Venezia Giulia, Marco Polo System GEIE, Comune di Monfalcone – Ufficio Relazioni Internazionali, Comune di Lugo – Museo F. Baracca, Agenzia di sviluppo regionale del nord litorale Nova Gorica, Comune di Divača, Ente “Fondazione Le vie della pace sull’Isonzo”. Il progetto “Alisto” è finanziato nell’ambito del Programma per la cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali. “Alisto” ha creato non tanto un simulatore di volo, quanto una macchina del tempo che permette a chiunque di immaginare le sensazioni di chi con quel velivolo doveva partire in missione; anche senza essere esperti di aviazione, è facile rendesi conto di quanto fossero pochi ed elementari gli strumenti a disposizione del pilota per la condotta dell’aereo. Un indicatore di velocità, un altimetro, un paio di termometri e poco altro. Niente radio, nessun ausilio per la navigazione, niente bussola. Tutti i dati derivati dalla ricerca scientifica attuata per la realizzazione dei simulatori di volo confluiranno inoltre in mostre, testi e convegni e saranno organizzati in una banca dati condivisa pubblicata su un portale web. Sarà così salvaguardata la conoscenza della parte di patrimonio culturale oggetto della ricerca. Nella presentazione di “Alisto” il presidente della Provincia di Treviso ha detto che il progetto europeo Alisto a cui anche la Provincia di Treviso ha voluto aderire, nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia – Slovenia, vuole dar corpo, voce e memoria a quei drammatici eventi e alle tracce che ne rimangono ancora oggi sui territori: un’occasione, quindi, per commemorare i sacrifici e le perdite di vite umane, ma anche una preziosa opportunità per ricostruire il paesaggio storico veneto, friulano e sloveno di quel periodo.