Il primo d’aprile è la giornata del pesce d’aprile, o meglio la giornata dedicata agli scherzi. Come sia nata questa tradizione non è chiaro, ci sono diverse teorie. Quella più probabile la fa derivare dall’antica cultura romana. A fare lo scherzo solitamente sono gli amici. Il primo d’aprile, come a Carnevale, ogni scherzo vale, purché non abbia conseguenze antipatiche per il metodo proposto al credulone. Per semplificare, quelli più accettabili sono sempre, ad esempio, gli insetti finti sulla sedia, recapito di false lettere d’amore ad amici o amiche, scomparsa di oggetti cari: le chiavi di casa, dell’auto, del cellulare, il lettore mp3 e altro ancora, come la segnalazione di una vincita o di una raccomandata con una multa stradale. Se volete creare scherzi più articolati potreste inventarvi delle telefonate assurde da fare ai vostri amici, ad esempio fingendovi un professore. Oppure invitare gli amici a mangiare assieme una torta con il sale, al posto dello zucchero… Gli scherzi, o più comunemente il pesce d’aprile, non dev’essere di cattivo gusto: perchè si può arrivare a perdere un amico. Va ricordato che gli scherzetti più semplici li fanno i bambini dell’asilo, con il benestare della maestra: si va dal foglio, con il disegno di un pesce, attaccato alla schiena della compagnetta o dell’amico fino al momento della mensa: i furbetti riescono a farcire il biscotto, spremendo il tubetto della maionese.