I primi dati del progetto europeo BrennerLEC, realizzato per verificare l’incidenza della riduzione dinamica della velocità sui flussi di traffico intensi e sulla qualità dell’aria sono ora disponibili. Sono stati presentati in una conf.stampa da Autostrada del Brennero, coordinatrice del progetto, e dagli altri partner: le Agenzie provinciali per l’Ambiente di Trento e di Bolzano, l’Università di Trento, CISMA ed IDM Südtirol / Alto Adige. Il Presidente Luigi Oliveri ha salutato gli intervenuti: “siamo soddisfatti, come Autostrada del Brennero, di partecipare a un progetto di respiro europeo e caratterizzato da importanti obiettivi, rivolti al benessere della popolazione locale. Sono infatti valori a cui la nostra Società pone da sempre molta attenzione”. L’Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero Walter Pardatscher ha riepilogato il contesto dal quale emergono i dati presentati: “dopo un anno di monitoraggio dei dati di traffico ed ambientali raccolti da strumentazioni e sensori posti lungo i tratti autostradali di interesse, siamo in grado di disporre di risultati interessanti, seppur non definitivi”. I primi risultati sono stati poi presentati da parte dell’Università di Trento. Le sperimentazioni suggeriscono che questo tipo di provvedimenti possono dare frutti concreti e potenzialmente ancora maggiori a quelli osservati sperimentalmente. In particolare, per quanto riguarda il biossido di azoto (NO2), è stata registrata una diminuzione delle concentrazioni a bordo autostrada a fronte di una riduzione reale della velocità delle autovetture. Per quanto riguarda la gestione del traffico intenso si è avuta conferma che riducendo la velocità è possibile ridurre gli incolonnamenti diminuendo così il tempo di percorrenza. L’assessore allo Sviluppo del territorio, ambiente della Provincia Autonoma di Bolzano, Richard Theiner ha sottolineato il valore strategico del progetto sia sul piano locale che sul piano nazionale e del grande aiuto che questi primi risultati possono dare per giungere quanto prima possibile alla possibilità di applicare in modo strutturale la riduzione della velocità massima consentita per ragioni legate alla tutela dell’ambiente e della salute; obiettivo peraltro affermato all’unanimità da parte del Consiglio provinciale e sostenuto da un’esplicita richiesta del Presidente Kompatscher al Ministro Delrio. Anche l’assessore alle infrastrutture della Provincia di Trento, Mauro Gilmozzi, ha espresso soddisfazione per come si sta evolvendo il progetto: “BrennerLEC sta contribuendo a ridurre l’impatto che il traffico veicolare ha sull’ambiente. Attualmente i risultati sono incoraggianti e alla luce delle aggiuntive misure previste confidiamo in un ulteriore margine di miglioramento”. Decisivo è e sarà il criterio extra territoriale che per il momento vede coinvolte le province di Trento e Bolzano ma che in futuro si dovrà sviluppare in una logica di corridoio tra Monaco e Verona. E’ stato reso noto, infine, che tra qualche giorno prenderà avvio la seconda fase del progetto, caratterizzata da un’estensione del tratto di monitoraggio, da una sua maggiore infrastrutturazione e dall’esecuzione di tipologie diverse di test. Al termine di questa seconda fase sarà possibile capire quali sono le modalità più adatte per fare in modo che i provvedimenti portino i maggiori benefici in termini ambientali e di tutela della salute dei residenti.