Il 27 agosto (ore 9:30) a Legnaro (Padova) lo “storico” focus sulle previsioni vendemmiali nel Veneto, nel restante Nord Est, nelle principali regioni vitivinicole italiane, in Francia e Spagna. I tecnici di Veneto Agricoltura e Regione, con Avepa, Arpav e Crea-Ve, presenteranno i dati previsionali quali-quantitativi della vendemmia 2019, in calo rispetto al 2018 ma di grande qualità grazie alla buona sanità delle uve. Iniziata in queste ore la raccolta delle uve da destinare alle basi spumante; per i vini tranquilli semaforo verde alla fine della prossima settimana. Con la vendemmia alle porte arrivano i primi dati previsionali di produzione, che nel Veneto (ma non solo) indicano un calo percentuale a due cifre rispetto alla raccolta record delle scorso anno. La forchetta va dal -13% al -20% con punte anche superiori in alcune zone, in particolare quelle colpite da forti grandinate. Il vigneto veneto torna quindi sui livelli produttivi delle annate “normali”, ma con una sostanziale nota positiva: la straordinaria qualità delle uve che quasi ovunque nel Veneto si presentano sane, premessa importante per una buona raccolta. Il quadro previsionale quali-quantitativo completo della vendemmia 2019 nelle province venete, nel restante Nord Est, nelle principali regioni vitivinicole italiane, in Francia e Spagna, sarà fornito, presenti l’Assessore all’Agricoltura della Regione Veneto, Giuseppe Pan, e il Commissario di Veneto Agricoltura, Alberto Negro, martedì 27 agosto (ore 9:30) a Legnaro-Pd in occasione dell’ormai “storico” (45^ edizione) focus sulle previsioni vendemmiali promosso da Veneto Agricoltura e Regione con Avepa, Arpav e Crea-VE in queste ore è iniziata anche nel Veneto la vendemmia del Pinot Nero per base spumante e nei giovani vigneti entrati in produzione quest’anno. Da lunedì 26 agosto inizierà la raccolta delle uve Chardonnay e dei Pinot, sempre da destinare alla spumantizzazione. Poi, dalla fine della prossima settimana, sarà la volta delle uve di questi stessi vitigni da destinare però alla produzione di vini tranquilli. Il calendario della vendemmia proseguirà, solo per citare alcuni tra i vitigni più importanti coltivati nel Veneto, con la raccolta del Merlot e Glera (12/15 settembre), Moscato, Durella e Garganega (20 settembre), Corvina, Corvinone e Rondinella (20/25 settembre). Per il Cabernet e altre uve di vitigni tardivi a bacca nera la vendemmia si farà ad ottobre. Al momento, stante la buona sanità delle uve, i viticoltori non mostrano di avere grande fretta di vendemmiare. Tutto dipende però dall’andamento meteo dei prossimi giorni. Nel corso del convegno di Veneto Agricoltura presentazione dei dati previsionali dell’imminente vendemmia nel Veneto, suddivisi per provincia, nelle Regioni Friuli-Veneia Giulia e Trentino-Alto Adige, nonché – grazie a dei collegamenti in videoconferenza – nelle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, Sicilia e in Francia e Spagna, importanti Paesi vitivinicoli dell’UE. Il vigneto europeo alla vigilia della vendemmia finirà sotto la lente di ingrandimento di tecnici e operatori che potranno valutare le dimensioni della produzione vitivinicola 2019. Nel 2018 il vigneto veneto si estendeva su una superficie di ben 86.973 ettari (+8,4% rispetto al 2017). L’eccezionale vendemmia dello scorso anno aveva raggiunto la stratosferica cifra di 16,4 milioni di quintali di uva (+48,9% sul 2017) e 12,9 milioni di ettolitri di vino, pari al 23,8% della produzione italiana e 4,4% di quella mondiale. Sono quasi 30.000 i produttori di vino nel Veneto, il 55% dei quali conferisce il proprio prodotto nelle cantine sociali. L’export del vino veneto nel 2018 aveva raggiunto i 2,22 miliardi di euro (+3,6% rispetto al 2017), ponendo la Regione al primo posto in Italia con una quota del 35,8% del valore complessivo delle esportazioni e addirittura al quarto posto nel mondo alle spalle di Francia, Italia e Spagna e davanti a Cile e Australia. E’ dunque sulla forza di questi numeri che il comparto vitivinicolo veneto si prepara alla vendemmia 2019. (foto arch.).