Il trolley superleggero, il jeans personalizzato da abbinare alla borsa total black. O l’atelier sartoriale, dove l’idea dello stilista diventa prêt-à-porter. In tutti i casi, Padova è protagonista. Dai terzisti che creano capi o borse per le griffe del lusso o le infinite sfumature blu del denim, ai nuovi marchi che con materiali innovativi reinventano la borsa da donna, alle scarpe da lavoro stile sneakers, sino agli accessori personalizzati con gusto ed inventiva, come i bottoni o l’etichetta del jeans. È il “bello e ben fatto” padovano della moda, una filiera che ha saputo adattarsi ai cambi repentini del mercato, investire in ricerca e innovazione e vincere la sfida nel segmento alto del Made in Italy.
Innovazione coniugata a sapienza artigiana, ricerca, estetica, creatività. È il filo rosso che lega le storie di 12 eccellenze padovane del fashion e di una designer di gioielli, vincitrici della sesta edizione del Premio Made in Padova, dedicato quest’anno al Fashion & Design, promosso da Confindustria Padova, con il contributo di Banca Patavina. Sono le aziende: Bertha (Montegrotto Terme), Berto (Bovolenta), Ciack Roncato (Campodarsego), Euromark (Vigonza), Fashion Art (Limena), Full Spot (Campodarsego), Jeans Washing (Arzergrande), Officine della Borsa (Vigonza), Panther (Bovolenta), Riri (Padova), Sette Gioielli (Cadoneghe), Spring ʼ85 (Maserà di Padova) e la designer Lisa Grassivaro. Punte di diamante della filiera del sistema moda che, con occhialeria, cosmesi e gioielleria, ha sfiorato in Italia nel 2016 un fatturato di 84 miliardi di euro, di cui 62 miliardi di export, e che a Padova conta oltre 2.200 imprese, il 24% del totale veneto, con circa 14 mila addetti. La consegna del Premio Made in Padova è avvenuta a Villa Ottoboni di Padova nel corso dell’evento “Stelle d’Impresa 2017”, alla presenza di Sandro Vecchiato delegato Confindustria Padova alla Comunicazione ed eventi, Andrea Rambaldi presidente Sezione Moda di Confindustria Padova, Leonardo Toson presidente di Banca Patavina. “Il Premio Made in Padova – ha dichiarato Sandro Vecchiato, delegato Confindustria Padova alla Comunicazione ed Eventi – quest’anno accende i riflettori sui campioni del fashion e design, un sistema che a Padova conta oltre 2.200 imprese, il 24% del settore in Veneto, e un’espressione di punta del “bello e ben fatto”. Storie avvincenti di imprese che con sapienza artigianale, innovazione e coraggio affrontano il mercato con brand propri, inventano prodotti, affinano processi, creano il dettaglio che fa la differenza. Di fronte ai primi timidi segnali di ripresa, emulare l’esempio delle aziende leader è fondamentale. Una missione che anche quest’anno il Premio assolve pienamente”. “Le tre effe, Food, Furniture e Fashion – ha sottolineato Andrea Rambaldi, presidente della Sezione Moda di Confindustria Padova – sono quanto di più rappresentativo l’Italia possa vantare nella competizione globale. E la moda è il sistema per antonomasia, anche a Padova. Per filiera e varietà di prodotti, tutto deve rispondere a gusto e unicità. Le nostre imprese soddisfano gli alti standard del lusso internazionale e ne rappresentano il valore aggiunto, affrontano il mercato con marchi accattivanti il cui successo è decretato a livello globale. Ci sono, però, nuove sfide. L’attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale, la creazione di reti d’impresa per sfruttare appieno il vantaggio competitivo delle aziende driver che fanno da volano per l’intera filiera”.

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