Gran finale della XXXIV edizione del Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”, prestigioso concorso “per libri di montagna, alpinismo, esplorazione – viaggi, ecologia e paesaggio, artigianato di tradizione e Finestra sulle Venezie sulla civiltà veneta” ispirato alla poliedrica figura di Giuseppe Mazzotti, ricordato soprattutto come “il salvatore delle ville venete”, con la cerimonia delle premiazioni che si è svolta nel Parco Gambrinus di San Polo di Piave (Treviso). I riconoscimenti assegnati in diretta dalla Consulta dei Lettori, giuria popolare composta da quaranta tra studenti, esponenti del mondo della cultura, dell’associazionismo ambientalistico e turistico, della comunicazione, il super Premio San Polo – La Voce dei Lettori, offerto dal Comune di san Polo di Piave, che è stato vinto con 22 preferenze dall’opera “Sulla via dell’orso” (Idea Montagna, 2016), scritto dalla comunicatrice scientifica Anna Sustersic e dal tecnico faunistico Filippo Zibordi (nella foto i vincitori con al cedntro il “patron” del Gambrinus ZanottO). Dall’episodio di aggressione dell’orsa Daniza nei confronti di un cercatore di funghi a Pinzolo (Trento) due anni fa fino alle recenti morti per avvelenamento dei grandi carnivori in Trentino, la convivenza tra l’uomo e il plantigrado è tornata alla ribalta delle cronache: il merito del libro di Sustersic e Zibordi è quello di veicolare una comunicazione corretta e documentata, alla ricerca del senso complesso che la convivenza con i grandi carnivori ha per l’uomo di oggi. “Ci siamo mossi su piani differenti: – spiegano gli autori – la protagonista del libro è interessata alle vicende che caratterizzano la convivenza fra uomo e grandi carnivori, e si chiede se, al giorno d’oggi, sia possibile. Giunge in Trentino per trarre spunto dalla peculiare storia fra popolazione trentina e orso e investigare gli elementi che determinano il rapporto fra l’uomo e il plantigrado, caratterizzato da numerose sfaccettature che hanno a che fare non solo con la biologia dell’animale ma anche con l’antropologia, la storia, la psicologia e molti altri aspetti della società umana. Per questo incontra e intervista persone significative in relazione al tema del grande carnivoro: esperti a vari livelli, compresi antropologi e psicoterapeuti, guardaparco, agricoltori, albergatori. Una nostra idea ce la siamo fatta: la convivenza, con l’orso e con la natura in generale, è possibile, ma non può prescindere dalla revisione della nostra idea di onnipotenza e unicità nel pianeta. iL LIBRO “Sulla via dell’orso” ha ottenuto un appezzamento maggiore della Consulta rispetto alle altre opere premiate nelle altre sezioni di gara, “Ski Spirit. Sciare oltre le piste” di Giorgio Daidola (Alpine Studio Editore, 2016), vincitore della sezione “Alpinismo: imprese, vicende storiche, biografie e guide”, che attraverso il racconto dei “sci – viaggi” dell’autore propone di un modo di viaggiare sulla montagna bianca che consente di vivere a pieno il legame con essa (6 voti della Consulta), e “Il bel mestiere. Artigiani e maestranze nel teatro dell’opera” Clizia Gurrado e Laila Pozzo (Fondazione Cologni – Marsilio, 2014), vincitore della sezione “Artigianato di Tradizione”, vero e proprio “viaggio dietro le quinte” di alcuni dei più grandi e prestigiosi teatri lirici italiani, tra Milano, Venezia, Torino e Verona (12 voti).Quest’anno, inoltre, in via eccezionale, data l’alta qualità delle opere partecipanti (186 opere provenienti da 77 case editrici, record storico di partecipazione) sono stati assegnati due Premi speciali della Giuria a “Guide & clienti. Stessa corda | Stessa passione” di Paolo Ascenzi e Alessandro Gogna (Sezione Alpinismo), una panoramica su 28 cordate guide – clienti che hanno fatto la storia dell’alpinismo, da Carrel/Whymper a Bonatti/Gallieni, e a “Paesaggi di villa. Architettura e giardini nel Veneto” di Giuseppe Rallo, Mariapia Cunico e Margherita Azzi Visentini (Sezione Ecologia e Paesaggio), lavoro che la illustra i caratteri dei diversi sistemi di paesaggio usati come chiave per una lettura innovativa della villa e dei sui rapporti con gli spazi aperti circostanti. Accanto agli scrittori affermati non sono mancate nemmeno in questa edizione le “promesse di domani”: sono stati infatti premiati anche gli studenti che hanno concorso alla IX edizione del Premio Letterario “Giuseppe Mazzotti” Juniores, aperto per il secondo anno anche ai ragazzi degli istituti superiori di Slovenia e Croazia e per il primo anno anche ai contributi video. Il podio dunque si è sdoppiato, con tre vincitori per la sezione letteraria e tre per la sezione video. Nella sezione letteraria spiccano gli studenti del liceo scientifico “Leonardo Da Vinci” di Treviso: primo premio a “Se” di Eleonora Fabris della classe II H e terzo premio a “Cosa pensiamo del Veneto” di Francesco Dalto della classe IV H; il secondo premio è stato invece assegnato a “Il dio del mare” di Luca Maggio Zanon della classe II B del liceo classico “Stellini” di Udine. Per la sezione video sono stati selezionati invece “Salviamo San Salvaro” della classe II AS indirizzo scientifico del liceo “Giovanni Cotta” di Legnago, Verona (primo), “Pola veneziana” del Gruppo artistico culturale (S)CONOSCIUTI della scuola media superiore italiana “Dante Alighieri” di Pola (Croazia), (secondo) e “Giro-vogando per Padova” di Gioia Scarabellin e Arianna Varetto della classe III AT dell’istituto alberghiero Ipssar “Pietro D’abano” di Abano Terme. Per info: message@premiomazzotti.it, 0422 855609.