I Vescovi della Conferenza triveneta con il cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer, Prefetto della Congregazione vaticana per la Dottrina della fede. Il dialogo, informa Gente Veneta, si è concentrato, sui contenuti dell’esortazione apostolica di Papa Francesco “Gaudete et exsultate” sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo e poi sulla lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede “Placuit Deo” sull’unicità della mediazione e della salvezza di Cristo (testi usciti entrambi nella prima parte di quest’anno). “La santità – ha affermato il porporato – è una realtà della Chiesa, non riservata a coloro che sono canonizzati e troviamo sull’altare. Papa Francesco ci riconduce qui alla santità anonima, della porta accanto, a quella classe media della santità che non è una classe inferiore, a quei santi che non entreranno nei libri di storia ma che sono pienamente santi. La santità non ci toglie vita o gioia, ci dà la vita e la gioia vera. Non bisogna aver paura di puntare in alto, di lasciarsi amare da Dio e di farsi guidare dallo Spirito. Una Chiesa di élite non è la Chiesa di Cristo; la santità è per tutti, è l’unico volto di Dio che si riflette in molti. Sì, ognuno di noi è un riflesso del volto di Dio. La salvezza cristiana passa attraverso l’umanità di Cristo e prende in considerazione tutto l’essere integrale dell’uomo, perché l’immagine e la somiglianza di Dio toccano anche la dimensione corporea/carnale dell’uomo. La vita di Cristo risorto è comunione piena con Dio e con i fratelli e la salvezza è incorporarsi in questa sua vita. La salvezza è per tutto l’uomo ed è tutt’altro che individualismo, è relazione e partecipazione. E la Chiesa è la comunità di coloro che sono incorporati in questo nuovo ordine di relazioni e partecipano all’eterno scambio di amore che vi è nella Trinità, tra Padre, Figlio e Spirito Santo”.
A parte la Cet ha fissato il tema per la due giorni di approfondimento 7 e 8 gennaio al Cavallino.

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