Sono oltre 133 mila le persone in Veneto che ricevono regolarmente e in forma gratuita la spesa e altri aiuti grazie al recupero delle eccedenze alimentari della grande e media distribuzione e alla rete degli empori della solidarietà. La Regione Veneto, su proposta dell’assessore al sociale, ha rifinanziato con 490 mila euro la rete delle associazioni e dei volontari che gestisce i 16 ‘outlet’ della solidarietà sparsi nel territorio regionale. “E’ una realtà virtuosa del nostro Veneto solidale – commenta l’assessore al sociale – che da anni, sulla scorta della rodata esperienza del Banco Alimentare di Verona, raccoglie e redistribuisce in forma solidale derrate alimentari e generi di prima necessità. Sono tutti prodotti ancora validi e in buono stato di conservazione, ma che le leggi di mercato, o qualche piccolo difetto di confezionamento, condannerebbero alla distruzione. Con questo meccanismo virtuoso di recupero e donazione si riducono gli sprechi e si offre un aiuto concreto e solidale a decine di migliaia di famiglia e persone in difficoltà”. Il provvedimento assegna contributi variabili ai singoli empori, in ragione della loro consistenza, del raggio di azione e della gamma dei servizi offerti. “Gli empori non sono solo mini-market, ma anche ‘presidi di solidarietà’ – rimarca l’assessore – nei quali i volontari distribuiscono alimenti e offrono percorsi di ascolto, accompagnamento, formazione ed educazione, nonché occasioni di inserimento lavorativo. La caratteristica degli empori è quella di ridurre al minimo i tradizionali meccanismi di assistenza e di valorizzare le persone sostenendole in percorsi di emancipazione. La raccolta e la redistribuzione di generi di primo consumo diventa anche occasione di impiego per chi è rimasto senza lavoro”. In testa alla classifica degli empori, con 100 mila euro di contributo regionale, c’è il Banco Alimentare di Verona, la onlus attiva dal 1989 che lo scorso anno ha distribuito 67 mila tonnellate di derrate in Veneto assistendo 495 associazioni ed enti sociali e 103 mila persone.