Salgono i prezzi del diesel in Italia con un +4% negli ultimi tre mesi ai quali si aggiunge il +1,8% registrato dalla benzina. E’ quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative Uecoop su dati Globalpetrolprices.com in occasione della risalita delle quotazioni del petrolio dopo che il ministro dell’energia dell’Arabia Saudita, Khalid al-Falih ha aperto alla possibilità di ridurre l’offerta dell’Opec al vertice di dicembre facendo schizzare l’oro nero verso l’alto con il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord che guadagna 97 cents a 70,86 dollari e il West Texas Intermediate che sale di 38 cents a 60,42 dollari. Quotazioni – sottolinea Uecoop – che si rifletteranno rapidamente, come da “tradizione”, sui prezzi alla pompa con pesanti ripercussioni sui bilanci delle famiglie e sui costi che le imprese devono affrontare ogni giorno per trasporti e spostamenti, visto che l’Italia è nella non invidiabile top ten dei carburanti più cari del mondo con il diesel – ricorda Uecoop – arrivato in media a 1,57 euro al litro e la benzina in media a 1,66 euro al litro. In questo panorama di alti prezzi al dettaglio con una forte incidenza delle accise – conclude Uecoop – qualsiasi variazione in aumento delle quotazioni del petrolio rischia di pesare in modo consistenze sulle tasche delle famiglie e sui bilanci delle aziende.