Per due giornate, il 18 e 19 luglio, nell’ambito dell’assolvimento degli obblighi ittiogenici, Veneto Agricoltura attua le operazioni di semina di 30.000 esemplari di trota marmorata ceppo Brenta di 4/6 cm, prodotti nell’impianto ittiogenico di Velo D’Astico “La Peschiera”, dell’Associazione Pescatori Bacino Astico Leogra. Le trotelle verranno seminate in una roggia a carattere irriguo in Comune di Rosà che fungerà da “nursery”, ideale per l’assenza di predatori e la presenza adeguata di cibo. In questo modo si consentirà ai piccoli esemplari di svilupparsi naturalmente; al termine del prossimo inverno, verranno recuperati e immessi nel fiume Brenta. Giovedì 19 luglio, invece, verrà eseguita sull’asta del fiume Brenta la semina di oltre 252.000 esemplari di trota fario sterile di 4/6 cm. L’appuntamento è a Campolongo sul Brenta (Vicenza). La trota marmorata (Salmo marmoratus) è una specie autoctona presente nel bacino padano-veneto ad alto rischio di estinzione, di elevato pregio ambientale e di grande interesse per la pesca sportiva. In concomitanza di una forte presenza di trota fario (Salmo trutta), sottospecie di dubbia origine autoctona nel distretto padano e immessa abbondantemente per scopi alieutici, aumenta la possibilità di ibridazione fra le due specie causando la progressiva scomparsa di quella più debole, rappresentata in questo caso dalla trota marmorata. Gli esemplari di questa specie vengono considerate più deboli perché risultano in numero inferiore alle trote fario; il loro habitat viene alterato (riduzioni di portate in alveo, sbarramenti, inquinamento, ecc.) di conseguenza l’areale di distribuzione risulta sempre più ridotto. In una nota Veneto Agricoltura ha precisato che una delle politiche gestionali per ridurre gli impatti, salvaguardando nel contempo sia la trota marmorata che le esigenze della pesca sportiva, è quella di effettuare immissioni con trote fario sterili e, quindi, non in grado di produrre progenie, evitando nel contempo l’ibridazione con l’altra specie.