Il Cogevo Venezia è il “Consorzio per la Gestione e la Tutela della Pesca dei Molluschi Bivalvi nel Compartimento Marittimo di Venezia”. È formato da circa 90 imprese di pesca che operano nella cattura dei molluschi bivalvi. Il Cogevo  Chioggia “Consorzio di Gestione e Valorizzazione dei Molluschi Bivalvi nel Compartimento Marittimo di Chioggia Venezia”, raggruppa circa 85 imprese di pesca che esercitano la pesca dei molluschi bivalvi, ovvero vongole di mare (o bevarasse), fasolari e cannolicchi, mediante l’ausilio di attrezzi denominati turbosoffianti nell’intero litorale veneto. Il presidente
Gianni Stival e’ originario di Caorle e dedica la sua vita alla pesca e alla cooperazione nel compartimento ittico. Oltre ad essere imprenditore nel settore, ha ricoperto molteplici incarichi nel panorama regionale e nazionale. Dal 2004 è Presidente in carica di Co.Ge.Vo. Venezia e dal 2006 Presidente dell’OP Bivalvia Veneto. Il peso del pescato sbarcato annualmente e’ di 4 milioni kg. Mettendo a punto nuovi sistemi di pesca, e perfezionando quelli attualmente in uso, si punta ad aumentare la selettività della pesca e a ridurre l’impatto ambientale. L’obiettivo primario del Consorzio è di garantire al consumatore la genuinità e la specificità dei prodotti della pesca e delle relative aree di cattura. La pesca dei molluschi bivalvi in Italia è autorizzata da parte del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali con specifiche autorizzazioni di pesca. Dal 1995 tale attività è regolamentata da vincoli importanti attraverso la costituzione di opportuni Consorzi per la gestione e la tutela della pesca dei molluschi bivalvi nel compartimento marittimo di riferimento. L’anno di fondazione del Cogevo di Venezia e wuello di Chioggia è il 1996. La gestione riguarda le zone di pesca, i fermo pesca obbligatori, i fermi biologici volontari e la gestione del territorio per garantire la sostenibilità della pesca e la tutela dei banchi naturali. I Co.Ge.Vo. definiscono quando, dove e quanto si può pescare attraverso formule gestionali di quote giornaliere per il prelievo della risorsa o emanazione di opportune Ordinanza emesse dalle Capitanerie di Porto. Gli obiettivi per garantire salvaguardia dei molluschi bivalvi e dell’ambiente marino e la qualita’ del pescato del mar Adriatico, oltre alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica si pesca in mare aperto. Per tutela e garanzia dei profotti sono coinvolti gli istituti di ricerca e laboratori di biologia marina che analizzano, controllano e monitorano la qualità dell’acqua e del pescato, garantendone la salubrità e la genuinità. Con lo spiccato senso di coesione e con la partecipazione costante dei pescatori, Co.Ge.Vo. è diventato il fiore del settore ittico. La potenzialita’ dei Consorzi sono: novanta imprese di pesca e l’uso di 100 imbarcazioni. I risultati registrano 4 milioni annuali di chili di pescato e 11000 ettari di area marina interessata. I prodotti piu’ richiesti sono vongole, fasolari, e cannolicchi. Gli stabilimenti Cogevo operano a Caorle, Chioggia mente la sede legale e’ a Mestre.

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