Il bilancio di previsione 2015, presentato dal vicepresidente, Fabio Bui, nella sede di Piazza Bardella della Provincia non ha ottenuto un quorum positivo. Questo è accaduto nelle recente riunione. “L’astensione di 10 Comuni e l’assenza di 33 Comuni – ha osservato il Presidente della Provincia, Enoch Soranzo – pur non essendoci stati voti negativi, hanno fatto sì che il bilancio fosse licenziato con un parere contrario. Non posso nascondere la delusione per una votazione che, grazie al sistema del voto ponderato, ancora una volta ha visto il prevalere di logiche politiche su una buona amministrazione. Se si considera che nella proposta economica è previsto lo stanziamento di 21 milioni d’investimento a favore dei Comuni per opere come strade, edifici scolastici, ponti e altro ancora, si fa fatica a comprendere come un sindaco responsabile possa astenersi. Inoltre, rimane l’amarezza per una votazione che, ancora una volta, ha visto il delinearsi di un braccio di forza tra Comuni di serie A e B, con un sistema di voto ponderato che si basa sulla rappresentanza del numero di abitanti. Il parere dell’Assemblea dei Sindaci, per normativa, è comunque obbligatorio ma non vincolante, e quindi mi auguro che domani in Consiglio possa prevalere il buon senso e la ragionevolezza, quando il documento dovrà definitivamente essere approvato. Osservando che in tutte le altre Province del Veneto i sindaci hanno sempre votato favorevolmente le proposte espresse dalla nuova amministrazione territoriale di II livello, ci si chiede perché soltanto Padova non riesca ad esprimersi considerando prioritario soltanto il bene del proprio territorio.” “Questa votazione – aggiunge il Vicepresidente Bui – dimostra soltanto quanto poco sia stata compresa la ricaduta positiva del bilancio su tutti Comuni del padovano. Siamo sempre stati disponibili, come Consiglieri Delegati, a dialogare con i Comuni e a recepire i loro bisogni che, con non poca difficoltà data l’attuale contingenza, abbiamo cercato di tradurre in finanziamenti da assegnare alle amministrazioni locali. E’ quindi inaccettabile che qualcuno, forte del numero di residenti, continui a boicottare qualsiasi azione della Provincia soltanto per motivi politici. Così facendo dimostra solo di non tenere in alcun conto le realtà territoriali più piccole, e di essere un esempio negativo di amministratore pubblico. Considerate le enormi difficoltà in cui sono costretti ad operare i Comuni, e noi sindaci ne conosciamo bene tutte le problematicità, dovremmo invece far prevalere il buon senso e la sinergia tra le diverse istituzioni del territorio per far fronte comune alle difficoltà. Evidentemente c’è ancora qualcuno che questo fa fatica ad accettarlo.”

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