“La mia è una giunta che cerca strade nuove, apre nuove vie, studia nuovi percorsi per dare alla città le risorse necessarie al cambiamento positivo di cui ha bisogno. Abbiamo osato con il bando periferie aggiudicandoci 18 milioni di euro per la rigenerazione urbana. Abbiamo voluto che l’alta capacità ferroviaria passando per Vicenza portasse con sé opere di sviluppo sostenibile. Ora esploriamo la nuova opportunità dei fondi immobiliari per garantire alla città storica una crescita equilibrata verso la modernità. Sono idee per le quali stiamo cercando forme concrete di investimento. Sono però necessarie alcune verifiche sulla convenienza finanziaria che potranno essere svolte solo dopo che la società di gestione del risparmio interessata all’operazione avrà presentato. Questo, nelle parole del sindaco Achille Variati (nella foto con l’ass. Dalla Pozza), il senso dell’ipotesi di valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune attraverso lo strumento del fondo immobiliare. Un’ipotesi che l’amministrazione comunale, e in particolare gli assessori alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza e alle risorse economiche e politiche del lavoro Michela Cavalieri, stanno approfondendo. “Superato il tempo dei project financing e a fronte di un mercato della vendita diretta degli immobili più che stagnante per la crisi pluriennale – ha ricordato il sindaco – da qualche tempo l’Anci nazionale e alcune amministrazioni stanno analizzando lo strumento del fondo immobiliare a cui conferire immobili comunali da valorizzare. E’ una strada nuova che ci sembra perseguibile soprattutto perché consente al Comune di utilizzare subito la relativa liquidità per i propri obiettivi, lasciando in capo al fondo ultradecennale la collocazione degli immobili oggetto della valorizzazione”. In questo senso nei mesi scorsi Investire SGR, una delle società di gestione del risparmio tra le più importanti d’Italia, ha chiesto al Comune documentazione su una serie di immobili oggetto di possibili valorizzazioni: palazzo degli uffici, palazzo del territorio, palazzo Negrisolo, ex scuola Giusti e complesso dell’ex fiera al Giardino Salvi, palazzo ex ACI, ex caserma della guardia di finanza, palazzo Trissino in relazione agli esercizi commerciali, ex convento di San Biagio, ex Macello, vecchio Tribunale, sede dell’igiene ambientale a San Rocco, palazzo Costantini, palazzo Cordellina ed ex scuola Giuriolo, un terreno a sant’Antonino. Nei giorni scorsi Investire SGR ha ottenuto dalla giunta il via libera affinché proponga a sue spese uno studio di fattibilità, verificando preventivamente l’interesse di Invimit, società del ministero dell’economia e delle finanze, ad investire nell’operazione. “Su queste proprietà – ha detto il sindaco – la società di risparmio elaborerà una proposta comprensiva del piano economico-finanziario sui cui la giunta comunale avrà tre mesi di tempo per fare una valutazione in relazione alla convenienza pubblica. Si tratterà di un’analisi accurata nella quale ci faremo affiancare da un advisor con le competenze necessarie a dialogare con la SGR. Saranno moltissimi gli elementi da valutare, in particolare in relazione alla nuova destinazione d’uso di alcuni edifici strategici per il centro storico”. “Si tratta di uno scenario affascinante – ha commentato l’assessore Antonio Dalla Pozza – che potrà dare una nuova iniezione di vivacità al tessuto cittadino, nell’ottica della rinuncia all’espansione a favore della rigenerazione urbana. Questo è un tema da affrontare anche attraverso una riflessione comune, in particolare in relazione alla variazione delle destinazioni d’uso. Con alcuni punti fermi, dall’efficienza energetica dei palazzi comunali al risparmio delle risorse, dall’efficientamento organizzativo degli uffici alla presenza di un importante presidio nell’area di via Torino: tutte proposte coerenti con il percorso di questa amministrazione, a cui dovranno essere coniugate congruità economica e condivisione sociale”.