Tramite il settimanale diocesano “Gente Veneta”, è stato reso noto il testo di una precisazione che riguarda la canonica di Santa Fosca a Venezia,  in cui è detto che non c’è nessuna vendita e che l’affitto al vicino hotel servirà anche a risistemare la chiesa. L’intervento del Patriarcato fa seguito a notizie di stampa locale. Nella nota è scritto  che “la canonica in oggetto faceva parte di una serie di strutture abitative storicamente inserite nel Fec (Fondo Edifici di Culto, un fondo immobiliare la cui gestione è in capo al Ministero dell’Interno); negli anni passati alcuni di questi immobili, tra cui la canonica in oggetto, sono stati acquisiti dal Patriarcato di Venezia – che ne ha e ne conserva tuttora la proprietà – mentre altre strutture, la maggior parte, rimangono ancora in carico al Fec. Non corrisponde al vero, quindi, la notizia che la canonica di Santa Fosca sia stata oggi messa in vendita né corrisponde al vero che sia stata acquistata da terzi; l’immobile, in realtà, da circa un anno è stato dato in affitto al vicino hotel Tintoretto che, nell’ambito dell’accordo siglato, si occuperà anche della ristrutturazione dell’adiacente chiesa di Santa Fosca che necessitava di alcuni significativi interventi e potrà ritornare così pienamente disponibile”. “La soluzione trovata per tale immobile che è – come è sottolineato nel comunicato – ad uso abitativo e non un luogo di culto va, piuttosto, valutata in sintonia e nella direzione già da tempo prospettata dalla Diocesi di Venezia – ed esplicitata più volte dal Patriarca Francesco Moraglia – circa la conservazione, la valorizzazione e la destinazione dei luoghi di culto presenti in città, ma non più utilizzati per fini liturgici”. (Nella foto S.Fosca, chiesa e campo).

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