La rassegna cinematografica “Paesaggi che cambiano”, organizzata dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e dedicata ad Andrea Zanzotto (1921-2011), prosegue il 9 novembre (h 2100) negli spazi Bomben di Treviso con la proiezione del film “Nevica d’agosto” (Italia, 2016, 66’) di Lucilla Tempesti, realizzato su soggetto del giornalista Luca Martinelli, presente la regista. “A Fumane nevica anche d’estate!” è il titolo di un articolo, pubblicato negli anni sessanta dal quotidiano veronese “l’Arena”, che racconta un evento straordinario: in pieno agosto, i tetti della Valpolicella si coprono di neve. È una neve artificiale, la cenere prodotta dal cementificio di Fumane. Questo fatto ispira il titolo del documentario, la cui narrazione segue le stagioni della valle e ne associa volti e vicende. Inizia d’estate: la Valpolicella, i suoi paesaggi, il patrimonio artistico, la sua gente. Ecco poi l’autunno, che porta con sé il cemento, le costruzioni, e la trasformazione del paesaggio. L’inverno della Valpolicella racconta invece una lotta contro gli abusi al territorio, e la scoperta della possibilità di tradurre questa lotta in trasformazione sociale. Infine, la primavera: lo scontro tra diversi modelli di sviluppo chiama i cittadini a evolversi da individuo a collettività, e invita a sperare nel cambiamento. Racconta la regista: «Un giorno il mio amico Luca Martinelli, giornalista di «Altreconomia», mi chiese di vederci: “Ho una storia, voglio raccontartela”. Già nel corso di quella prima testimonianza, davanti a un bicchiere di vino, il documentario assunse immediatamente nel nostro immaginario i volti, i luoghi e i suoni di Nevica d’agosto. La scelta è stata di prendere tempo: un tempo che raramente ci si concede, dodici mesi di riprese seguendo l’alternarsi delle stagioni. Un ritmo che ci ha permesso di fare esperienza di luoghi e persone, osservando cose piccole e grandi, cogliendo storie piccole e grandi, registrando i suoni che accompagnavano le nostre giornate. A ogni stagione corrisponde così un “tempo” della valle: un tempo che unisce intimamente il destino di un territorio e della comunità che lo abita. Uno sguardo costruttivo, plurale ed emozionale, che parte dalle vicende legate alle lotte di alcuni comitati locali contro le attività di un cementificio ma che diviene una riflessione collettiva sul rapporto tra uomo e ambiente”. Il progetto è patrocinato da Slow Food Italia e dal Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio/Campagna “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”. La rassegna, a cura di Simonetta Zanon, proseguirà mercoledì 23 novembre con “I sogni del lago salato” di Andrea Segre (Italia, 2015, 72’); e si concluderà mercoledì 7 dicembre con “Cresceranno le siepi! di Dimitri Feltrin (Italia, 2016, 71’).
Per info: Fondazione Benetton Studi Ricerche, 0422.5121, fbsr@fbsr.it.