Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha partecipato alla cerimonia per l’anno europeo del volontariato con capitale Padova. Alla fiera, presenti autorita’del Veneto, rappesentanti di associazioni e pubblico (tra cui molti giovani) Mattarella ha detto che si e’davanti ad una nuova stagione per il volontariato che e’ “votato alla fratellanza e alla pace e che Padova ha un prestigioso riconoscimento alla città che ha radice antiche e robuste verso la cultura di solidarietà, e la storia di donne e uomini che hanno lasciato tracce preziose e aperto strade su cui altri hanno potuto poi camminare. Al tempo stesso – ha aggiunto – è una responsabilità che Padova assume affinché questi mesi non si limitino alla pur legittima celebrazione di tante positive esperienze, ma rappresentino un avanzamento per l’intero Paese, una stagione di crescita collettiva» (in vista della legge sul Terzo settore). Con il presidente della Repubblica 5 mila rappresentanti del volontariato da tutta Italia raccolti in fiera per la cerimonia di inaugurazione. Il presidente del Csv (centro serv.volontariato) Emanuele Alecci ha dichiarato nel messaggio di benvenuto che “il volontariato tutto si assume per primo il compito di ricucitura del Paese. Non siamo gli unici, ma vogliamo contribuire a far sì che le nostre città siano più solidali, più inclusive e più sicure». Ad accogliere il Capo dello Stato c’erano la presidente del Senato Elisabetta Casellati, il presidente del Veneto, Luca Zaia, il sindaco, Sergio Giordani, e autorita’ civili e militari. Dopo la cerimonia inaugurale, Mattarella e’stato a palazzo Moroni sede del Municipio; poi, visita alla Capella degli Scrovegni di Giotto e, in forma privata, alla Basilica di Sant’Antonio. Alla fiera sono intervenuti tra gli altri il sindaco Sergio Giordani il quale ha ricordato alcuni dati che spiegano perchè il capoluogo euganeo sia stato scelto come capitale del volontariato: “Sono 6.466 – ha detto – le associazioni di volontariato che operano nella provincia di Padova, qui c’è una lunga tradizione, basta pensare ai ‘Medici con l’Africa Cuamm’, progetto pioneristico di assistenza nato 70 anni fa, a nomi come quello di mons. Giovanni Nervi. Quello che si celebra oggi – ha aggiunto – è il frutto dell’impegno e dell’attitudine di una comunità”. Il presidente della Regione Luca Zaia ha evidenziato che «In Veneto ci sono 2.500 organizzazioni che fanno volontariato, sono 1.500 le realtà che si occupano di sociale, ma se andassimo a vedere il lavoro silenzioso che tutte queste persone fanno noi sappiamo che abbiamo più di 30 mila realtà associative che coinvolgono un veneto su cinque: 900 mila veneti quotidianamente dedicano il loro tempo libero alla comunità». Zaia ha inoltre evidenziato che «abbiamo anche dei primati: siamo la prima comunità al mondo per numero di missionari, ne abbiamo quasi 3.500. Siamo anche la comunità che ha dato vita alla prima Ong, Medici con l’Africa-Cuamm, nata da un’intuizione del professor Francesco Canova e magistralmente promossa dalla Diocesi di Padova. Le scuole dell’infanzia: due bambini su cinque in Veneto frequentano la scuola paritaria per l’infanzia, sono circa 1.900 scuole coinvolte e 90 mila bambini, anche questa è una forma di volontariato. La tragedia è che se questi 90 mila bambini non avessero le scuole paritarie non avrebbero una scuola pubblica, e quindi quotidianamente i volontari fanno risparmiare allo Stato 200 milioni di euro. Questa è una prerogativa tutta veneta – ha concluso – che nasce nell’Ottocento». Intervento anche dek rettore dell ‘universita’ Rosario Rizzuto. Egli ha ricordato che “Già negli anni ’90 a Padova si realizzò il “Manifesto per l’inclusione”. E per questo anno metteremo a disposizione le nostre conoscenze e l’esperienza per valorizzare e promuovere il volontariato in ambito scientifico e culturale».
(pf Mattino,la Piazza, media locali su cerimonia alla fiera di Padova).