Le preferenze al presepe sono in crescita: dimenticato per un certo periodo di tempo negli ultimi anni sta progressivamente riconquistando i padovani. Secondo un’indagine di Confesercenti, svolta su un campione di oltre 300 intervistati, quasi un padovano su cinque (18%) quest’anno si dedica esclusivamente al presepe, mettendo da parte l’abete. Molti, considerando che nel 2013 avevano scelto il solo presepe appena l’8% delle famiglie (foto archivio). Quest’anno più del doppio. Si tratta di una percentuale in costante crescita che dimostra come i valori cristiani del Natale continuino ad essere forti nella tradizione padovana. Il 36% degli intervistati, invece, farà sia albero che presepe: quindi, nel complesso, il presepe entrerà nelle case del 54% dei cittadini. Il 38% degli intervistati farà solo l’albero, mentre una netta minoranza (8%) ha scelto di non addobbare casa con nessuno dei due. Tra le novità “istituzionali”, è stato segnalato che, in vista del Natale 2017 la Presidenza della Regione Veneto ha deciso di sostituire il tradizionale albero naturale a palazzo Ferro Fini con un albero sintetico. Per quanto riguarda l’albero, il sondaggio di Confesercenti ha indagato anche la preferenza dei padovani tra abete vero, in plastica o in legno. Vince nettamente l’albero artificiale (47%) anche se un padovano su tre continua ad utilizzare quello vero. Nella maggioranza dei casi la scelta non è di natura economica ma soprattutto ecologica, in quanto l’albero vero trova difficoltà nel riciclaggio e spesso muore alla fine delle feste. E’ stato segnalato dalla stessa fonte che i fioristi che fanno capo a Confesercenti sottolineano tuttavia come, in realtà, la scelta dell’abete vero sia “più green e sostenibile”, avendo un tempo di smaltimento decisamente inferiore rispetto al suo alter ego di plastica, ovviamente seguendo le regole giuste sia per l’acquisto che per le cure che l’albero deve ricevere. Assofioristi Confesercenti ricorda quindi di comprare soltanto alberi con l’etichetta su cui deve essere indicato lo Stato da cui proviene, la specie dell’abete e la sua età, in modo da essere certi di non acquistare alberi senza radici o provenienti da paesi in cui non vige la norma europea e in cui potrebbero essere stati tagliati abusivamente. L’Albero di Natale artificiale invece ha tutta un’altra serie di caratteristiche. Innanzitutto, dicono i commercianti di prodotti per la casa della Confesercenti, dura più anni (anche 10/15). Ne esistono di tutti i tipi e colori, da quello di vetro a quello già innevato, con le pigne, con i led già inseriti, ecc. “Artificiale o vero”, ha sostenuto il Presidente della Confesercenti del Veneto Centrale, Nicola Rossi, “l’albero continua ad essere uno dei simboli del Natale, se pensiamo che 8 famiglie su 10 abbelliscono la loro casa con un abete addobbato. La crescita del numero di famiglie che all’albero affiancano il presepe, poi, è un segnale forte di come vogliamo richiamare i valori del Natale per noi cristiani. Anche in momenti di forte crisi economica e sociale come quella che stiamo vivendo (sia sotto l’aspetto di incertezza per il futuro, sia sotto il profilo sociale, con il fenomeno immigrazione che sempre più incide nel nostro modo di confrontarci), almeno per un periodo all’anno riusciamo a trovare quei valori di solidarietà e fraternità che sono alla base della storia del nostro territorio”.

 

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