L’asparago è uno degli indiscussi protagonisti della cucina primaverile. Molte sono le feste che fanno onore a questo prodotto, degustandone le molteplici ricette: antipasti, primi e secondi piatti, spesso abbinati alle uova. La coltivazione dell’asparago ha antiche origini e sembra essere nata in Mesopotamia. Nella nostra penisola risale al ‘500, anche se pare conosciuta fin dall’epoca romana. Nel Veneto le tecniche di coltivazione sono state tramandate fino ad oggi grazie alle pratiche agricole perpetuate nei monasteri.
In particolare l’ “Asparago di Badoere IGP” è una vera prelibatezza primaverile, di cui si è appena conclusa la mostra giunta alla 51^ edizione. La zona di produzione è compresa tra le Province di Treviso, Padova e Venezia, nei territori dove i fiumi Dese, Zero e Sile contribuiscono a creare un habitat naturale e fertile che conferisce a questa primizia un sapore unico. Il tradizionale appuntamento è la più antica tra le manifestazioni trevigiane legate all’asparago. Il piccolo centro trevigiano è tornato ad essere per quindici giorni capitale dei sapori della Marca mettendo in mostra sotto i portici settecenteschi della Rotonda la sua eccellenza locale. Si è conclusa pure la Festa dell’asparago bianco di Cimadolmo, anch’essa rinomata, con la partecipazione di circa un centinaio di espositori, e quelle di Quinto di Treviso, Zero Branco, San Polo di Piave e San Michele al Tagliamento, mentre è ancora in corso fino al 20 maggio la 42^ edizione della Festa dell’Asparago e della fragola di Gardigiano (Venezia). In provincia di Padova si tiene la 35^ Festa dell’asparago di Tribano, fino al 13 maggio, insieme ad altre sagre che non mancheranno di rallegrare il palato per tutto il mese (con fragole a Camposampiero, pappardelle a San Lazzaro, prosciutto a Montagnana, bisi a Baone). Si tratta di feste dove poter gustare piatti a base di asparagi ma non mancano esposizioni di artigianato locale, di fiori e piante da giardino, rassegne d’arte, accompagnate anche da serate di musica e gare sportive. La coltivazione dell’asparago è tipica ed antichissima anche nel territorio di Bassano del Grappa e nel vicentino vi sono numerosi appuntamenti ed eventi dedicati. La scoperta dell’asparago di Bassano, asparago di tipo “bianco” (foto), si narra sia del tutto casuale e dovuta ad una grandinata violentissima che si abbatté nella zona qualche secolo fa. Tale grandinata avrebbe distrutto la parte epigea dell’ortaggio costringendo così il colono a cogliere la parte che stava sotto terra, cioè la parte bianca. Si accorse, con stupore, che oltre ad essere commestibile era anche saporita e di gusto gradevole e da allora cominciò a cogliere l’asparago prima che spuntasse da terra. La storia segnala anche che nell’elenco delle vivande per i ricchi banchetti dei nobili della Repubblica Veneta, a cavallo tra il 1500 e il 1600, l’asparago di Bassano era anzi tra i cibi più graditi e ricercati. Non mancano eventi che celebrano l’asparago anche nel confinante Friuli. Fino al 13 maggio si tiene la 82^ Festa degli Asparagi di Tavagnacco (Udine) con degustazioni, musica e tradizioni. È la più famosa e antica del genere in regione, molto attesa non solo dagli agricoltori ma dal pubblico che ama le tradizioni contadine. A Grado si tiene una mostra-concorso sull’ortaggio tipico della zona, l’asparago di Fossalon, un’importante occasione per i coltivatori della zona di presentare il meglio della produzione e concorrere all’assegnazione della “sgorbia d’argento”, dal nome dell’attrezzo (la sgorbia) utilizzato per la raccolta degli asparagi, caratterizzato da una lama a forma di cucchiaio. E nella Bassa Friulana, a Gorgo di Latisana (Udine), la festa tradizionale degli asparagi conta ormai più di quarant’anni. (ODM)

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