Da Udine la Regione FVG ha comunicato che con i 14 milioni inseriti nell’assestamento di bilancio autunnale, sale a 100 milioni di euro il valore degli investimenti regionali destinati ad opere pubbliche degli Enti locali e sbloccati grazie al meccanismo finanziario del “Fondo volano”. Complessivamente sono 170 le opere che potranno essere realizzate perché svincolate negli ultimi due anni dai lacci del patto di stabilità, prima, e del pareggio di bilancio, poi, che immobilizzavano lavori previsti da 100 amministrazioni locali. Il risultato del Fondo è stato illustrato dagli assessori alle Autonomie Locali, Paolo Panontin, e alle Infrastrutture e Territorio, Mariagrazia Santoro, che hanno ricordato “l’impegno della Regione a raggiungere l’obiettivo primario di sbloccare il maggior numero di investimenti nel più breve tempo possibile, onorando il principio della piena autonomia dei Comuni nella scelta delle opere, senza imporre alcun dirigismo, ma assecondando tutte le richieste pervenute dagli enti locali”. Lo strumento finanziario è frutto della collaborazione fra tre Direzioni centrali (oltre a quella di Panontin e Santoro, la Direzione Centrale Finanze e Patrimonio, che fa capo all’assessore Francesco Peroni), prende avvio dal provvedimento della Direzione Infrastrutture, contenuto nella L.R. 13/2014, che ha introdotto la possibilità di conversione di contributi già concessi, e prosegue con la L.R. 18/2015 di “Riforma della finanza locale” che ne completa l’operatività. In sostanza il Fondo Volano sostiene un Programma triennale di conversione degli incentivi, per opere e investimenti, concessi agli enti locali in conto capitale e liquidabili in base agli stati di avanzamento lavoro. Il programma triennale, approvato dalla Giunta regionale lo scorso 30 settembre, ha condotto alla definizione di una graduatoria delle opere che tiene conto di alcuni criteri di priorità volti a garantire il completamento del maggior numero di opere pubbliche ferme. Così si sono privilegiate le opere in fase più avanzata di realizzazione e quelle che sono un secondo lotto o il completamento di un’opera esistente, per favorire quelle più vicine alla conclusione dei lavori, così come le opere con un più basso valore dell’investimento. Infine, una priorità è riconosciuta ai Comuni che hanno deliberato l’ingresso in UTI entro l’8 ottobre 2016.
In questo modo sono 88 le opere in graduatoria che interessano 48 comuni per un totale di importi da finanziare di 22.339.000 euro, pari ad un valore complessivo di investimenti, comprensivo degli oneri finanziari, di 31.747.130 euro. Di queste, nel 2016, le opere finanziate con le risorse già a disposizione (8.558.731 euro) sono 43 in 23 comuni, per un valore complessivo degli investimenti sul territorio pari a 9,8 milioni di euro.

Lascia un commento