Con la manifestazione “Cultura, volontariato e innovazione al centro” al Centro culturale Trevi a Bolzano, con workshop, talk, tavoli di confronto e incontri con le migliori esperienze provenienti da tutta Italia, si è inteso portare in primo piano le sfide che attendono nei prossimi anni il mondo della cultura, dell’associazionismo e del volontariato (nella foto). La giornata di lavori vede confrontarsi i protagonisti dell’innovazione culturale locale e nazionale. L’iniziativa è promossa dal neonato Centro Servizi Cultura e Volontariato di Bolzano, che ha visto il suo lancio, con il sostegno dell’Ufficio Servizio Giovani del Dipartimento Cultura Italiana della Provincia di Bolzano. Il sistema produttivo culturale e creativo fatto da imprese, Pubblica amministrazione e non profit in Trentino-Alto Adige genera un valore aggiunto di 936,4 milioni di euro con 33,8 mila impiegati (rapporto 2016 di “Io Sono Cultura” di Fondazione Symbola). La regione si piazza al secondo posto per il miglioramento delle quote d’incidenza del settore sull’occupazione (0,44%), mentre manca per un soffio il podio per il ruolo rivestito sul complesso dell’economia (0,31%). Protagoniste di questi dati sono le associazioni culturali, le cooperative, i volontari, i cittadini che ogni giorno danno vita a decine e decine di iniziative con un forte impatto sociale e culturale, e gli enti che le sostengono. Il vicepresidente della Provincia e assessore provinciale alla Cultura Italiana Christian Tommasini introducendo i lavori della giornata ha fatto presente il filo rosso che è necessario sottenda all’attività culturale. Ricordando l’attentato perpetrato in questi giorni a Berlino ha ribadito come non si debba cedere al senso di paura e ansia verso il futuro. Bisogna, invece, contrastare la paura con le armi della cultura e della formazione, affinché grazie ad esse vengano promosse le relazioni fra le persone e favorita la coesione sociale. Il nuovo Centro Servizi Cultura e Volontariato di Bolzano, che la Provincia sostiene, si inserisce in questa logica e fungerà da punto di riferimento e da moltiplicatore per allargare la maglia della partecipazione. Andando a supportare in vari ambiti i volontari e professionisti della cultura li faciliterà nel partecipare con le loro abilità a costruire questo progetto di società inclusiva e coesa. Accanto ai numerosi volontari delle associazioni necessita l’operato di professionisti, come ha detto l’assessore Tommasini, chiedendo loro di divenire partner delle associazioni per creare una rete propositiva e attiva.
Inizialmente c’è stata una fase di “ascolto” con workshop sui temi della comunicazione e del reclutamento dei volontari, tavoli di confronto sulla validazione delle competenze e l’accesso ai finanziamenti, un talk “Young Workers” che ha messo a confronto quattro giovani under 30 che della cultura hanno fatto il proprio lavoro grazie all’innovazione. Poi è stata la volta di tre talk di approfondimento su proposte e soluzioni: Buone pratiche per nuovi volontari; La Riforma del Terzo Settore; Il futuro dell’innovazione culturale. Tra gli ospiti: Valeria Dinamo, project manager di Hangar Torino; Gianfranco Marocchi, di Idee in Rete; Daniele Catellani, presidente Arci Reggio Emilia; Consuelo de Gara, curatrice, Fondazione Zoé di Vicenza; Andreas Fernandez, Non Profit Network – CSV Trentino. A conclsuione della giornata un incontro sul tema: “Il futuro dell’innovazione culturale”, con l’ass.Tomassini, assieme a Valeria Dinamo, project manager Hangar, Sergio Bonagura, direttore ARCI Ragazzi, Cristina Larcher, presidente Cooperativa Pratica, e Lucio Lucchin, presidente Fondazione UPAD, che di fatto hanno dato il via all’attività del Centro Servizi Cultura e Volontariato di Bolzano CSCV, che intende porsi quale hub, piattaforma al servizio di tutte le associazioni e le cooperative attive nel mondo culturale, giovanile e del volontariato del territorio della provincia autonoma.

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